Mar Rosso, Houthi ha colpito una nave MSC con missili balistici
La missione Aspides nel mar Rosso: due missili hanno colpito un portacontainer ma gli USA hanno risposto.
Dallo Yemen sono partiti nelle ultime 24 ore altri missili balistici indirizzati a delle navi mercantili portacontainer. Secondo il Comando Centrale degli Stati Uniti, l’attacco Houthi sarebbe partito nella giornata di ieri, lunedì 4 marzo 2024, intorno alle ore 16.00 del pomeriggio (ossia alle 12.00, stando al fuso orario italiano).
Ieri è stata colpita la nave MSC Sky II dai ribelli yemeniti, attraverso due missili balistici. Si è trattato dell’abbattimento di una portacontainer battente bandiera liberiana e di diretta proprietà della nazione svizzera. Questa si stava addentrando nelle acque del golfo di Aden, nella fattispecie in direzione di Gibuti.
Secondo le fonti attuali, benché ci siano stati innumerevoli danni, soprattutto a causa dello scoppio improvviso di un rovinoso incendio a bordo, non ci sarebbero feriti. Difatti, la MSC Sky II non ha richiesto alcun tipo di soccorso, procedendo pertanto nella sua rotta, fino a destinazione.
Ciononostante, l’attacco yemenita ha ottenuto una risposta chiara e decisa da parte degli Stati Uniti. Il governo oltreoceano ha infatti provveduto ad abbattere i missili Houthi. Questi ultimi hanno sostenuto che la loro azione fosse un atto di protesta e sostegno a favore della resistenza palestinese, attualmente gravata dalla dominazione israeliana.
La missione Aspides nel mar Rosso
La missione Aspides è un’operazione militare a cui i soldati italiani potrebbero prendere parte, in base alle nuove direttive di Unione europea, Camera e Senato. Questa si è prefissata l’obiettivo di proteggere le rotte commerciali all’interno del perimetro delle acque del mar Rosso. A tutti gli effetti, si tratterà di un’offensiva militare a cui, al comando, ci sarà potenzialmente Caio Duilio.
Il comando operativo sarebbe dunque tutto italiano, benché l’operazione sia stata proposta da Joseph Borrell, capo della diplomazia dell’Unione europea. L’obiettivo dell’Ue è proteggere le rotte e preservare la libertà di navigazione. Ciononostante, non sono mancate le proteste verbali da parte di coloro che hanno scorto in questa operazione un tentativo di attaccare guerra nello Yemen, dove interessi politici particolari potrebbero trovare un facile sbocco.