Vittorio Sgarbi è accusato di riciclaggio di opere culturali | Il dipinto vale milioni
Vittorio Sgarbi è stato accusato di aver rubato un quadro importante per poi rivenderlo al mercato nero.
“Non ho tratto alcun indebito profitto. Avevo tutto il tempo di sottrarlo alla attenzione degli inquirenti. Ho sempre fatto il contrario: l’ho esposto a una mostra dove l’hanno visto 100mila persone e decine di esperti” è ciò che ha affermato Vittorio Sgarbi, una volta essere accusato di riciclaggio di opere culturali.
Vittorio Sgarbi è attualmente il sottosegretario alla cultura. L’accusa che gli è stata mossa è quella di furto di un quadro attribuito a Rutilio Manetti, intitolato “La cattura di San Pietro”. Sgarbi avrebbe dunque rubato il quadro e provveduto a rivenderlo in nero. Tuttavia, le autorità hanno iniziato le indagini, attraverso il sequestro del dipinto.
Infatti, secondo molti, il quadro è rubato. Il procuratore Giovanni Fabrizio Narbone e il pm Claudio Rastrelli hanno autorizzato le ispezioni sul quadro sequestrato. Secondo l’accusa, il presunto Manetti sarebbe parte integrante di una refurtiva di proprietà del castello di Buriasco, in provincia di Torino.
Il furto di Buriasco è stato denunciato dalla proprietaria il 14 febbraio 2013. Tuttavia, fino ad oggi, non è mai stato rinvenuto alcunché che riguardasse il quadro. Dopo che Sgarbi lo ha effettivamente esposto pubblicamente, sono iniziate le indagini.
La risposta del governo
La capogruppo del Partito Democratico in commissione Cultura, Irene Manzi, ha affermato quanto segue: “Il silenzio del ministro Sangiuliano che non ha proferito parola nel corso del dibattito su un provvedimento che porta la sua firma, è la conferma che la sua presenza in aula alla Camera era dovuta solo a coprire gli imbarazzi sul caso Sgarbi dal momento che il sottosegretario ancora detiene la delega al sicurezza del patrimonio culturale italiano”.
Irene Manzi ha continuato, attaccando anche Giorgia Meloni e la maggioranza, i cui membri non hanno espresso alcun tipo di opinione contro Vittorio Sgarbi, nemmeno al fine di promuovere un’indagine più approfondita sul caso irrisolto del quadro rubato: “Siamo davanti a una situazione surreale che sta compromettendo la reputazione italiana nella tutela e salvaguardia dei beni culturali”. Intanto, Vittorio Sgarbi continua a difendersi fino allo stremo.