Napoli, il rettorato della Federico II è stato occupato dagli attivisti | La protesta proPal
Il rettorato dell’università Federico II a Napoli è stato occupato dalle forze attiviste dei collettivi proPal: la polemica è contro Israele.
Nella giornata di ieri, 8 aprile 2024, il rettorato della Federico II è stato occupato da una gran massa di studenti e studentesse, i quali hanno protestato contro gli accordi commerciali e scientifici tra l’istituzione universitaria federiciana e Israele. In particolare, le loro istanze sono tutte contro gli affari con Leonardo ed Eni.
Difatti, l’azienda Leonardo, come hanno esposto i giovani manifestanti, è tra le principali società che fabbricano armi tecnologiche che poi vengono fornite a scopi bellici all’esercito dello stato di Israele. Il cruccio degli studente e studentesse è proprio questo: perché sfruttare le menti degli studenti a fini bellicosi? Ciononostante, non è tutto.
Per quel che riguarda Eni, gli attivisti pro Palestina hanno incontrato gli interessi degli ambientalisti. Infatti, Eni è una società che ha sfruttato e depauperato le risorse energetiche a partire dalla fine degli anni ’70 ad oggi. Inoltre, è una delle aziende che Israele ha designato per la ricerca energetica esplorativa nelle regioni palestinesi.
Queste istanze, unitamente alla scarsa visibilità che il rettore Molinari ha concesso alle istanze dei suoi studenti, hanno portato i collettivi di attivisti a occupare il rettorato, con l’ausilio di altri funzionari interni, nonché l’approvazione di alcuni docenti universitari, i quali hanno altresì partecipato all’assemblea delle ore 12.30.
Talking about Genocide: l’assemblea
È stata chiamata così l’assemblea straordinaria degli studenti e studentesse indetta per la giornata di ieri, 8 aprile 2024, alle ore 12.30, presso la sede del rettorato dell’università degli studi Federico II di Napoli, ossia Talking about Genocide. In realtà, questo è stato solo il secondo appuntamento di un format che ha preso vita grazie anche alla collaborazione di docenti universitari, sia della Federico II che dell’Orientale.
I giovani hanno successivamente stabilito che l’occupazione della sede del rettorato sarà ad oltranza. Il movimento pacifista ha deciso così di manifestare il proprio dissenso, non senza ricevere insulti in seguito alla condivisione di post e reel in cui venivano spiegate le motivazioni alla base del loro gesto di protesta.