Milano: rogo tossico, scatta la psicosi delle mascherine
Milano: nuova nube tossica Allarme a Milano per l’aria irrespirabile e tossica causata da un…
Milano: nuova nube tossica
Allarme a Milano per l’aria irrespirabile e tossica causata da un grosso incendio alla IpB Italia di via Chiasserini; una ditta di stoccaggio rifiuti abusiva e situata nel quartiere Bovisasca-Quarto Oggiaro. L’incendio scoppiato domenica sera costringe ancora oggi i residenti della zona a non aprire le finestre ed è stato consigliato l’uso delle mascherine per chi deve uscire di casa.
Anziani e bambini
La preoccupazione maggiore è rivolta a bambini e anziani che sono le fasce più a rischio in caso di inalazione di sostanze tossiche; l’aria è diventata pesante e i fumi dei rifiuti bruciati nel rogo hanno prodotto un odore acre di gomma abbrustolita che se respirato fa bruciare la gola. Le indicazioni di prudenza sono state rivolte anche ai quartieri limitrofi e l’allarme non è ancora rientrato.
Le raccomandazioni del Comune
Il Comune ha diffuso una nota con le raccomandazioni per gli abitanti della zona nord ovest della città, la più vicina all’incendio: “Tenere le finestre chiuse, sostare il meno possibile all’aperto, non mangiare verdura o frutta prodotte nell’area. Arpa infatti ha posizionato i rilevatori e nei prossimi giorni si avranno le analisi dell’aria: i valori saranno presumibilmente molto critici nei giorni dell’incendio ma dovrebbero diminuire drasticamente una volta spento. Si sta lavorando affinché tale situazione duri meno possibile”.
Lungo lavoro dei vigili del fuoco
Nel frattempo i vigili del fuoco stanno ancora lavorando per debellare completamente anche gli ultimi focolai e raffreddare la massa inerte lasciata dalle fiamme che ancora produce fumo e puzza nauseabonda. Sul maxi rogo sono anche in corso delle indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia, alla quale fa capo il procuratore aggiunto Alessandra Dolci che è competente sul reato di traffico illecito di rifiuti; si cerca di fare chiarezza anche in merito all’incendio scoppiato lunedì mattina, a poche ore e a pochi chilometri di distanza dal quello della IpB, in un’altra azienda di stoccaggio rifiuti a Novate Milanese; è da appurare se tra i due eventi ci sia un collegamento.