Cairo: tagliare la testa alla moglie e ad i figli
Una tragedia straziante, un marito ma allo stesso tempo anche un padre di tre bellissimi…
Una tragedia straziante, un marito ma allo stesso tempo anche un padre di tre bellissimi bambini, taglia la testa prima alla sua compagna e poi decapita i tre bimbi.
Questo dramma è accaduto al Cario, dove un medico ha sterminato tutta la sua famiglia… ma prima di ammazzare il suo nucleo famigliare, il criminale avrebbe versato nei bicchieri, delle vittime un sonnifero e poi li avrebbe decapitati.
Il marito artefice del triplice omicidio al Cario
Il 31 dicembre 2018, una donna con i suoi tre figli sono stati rinvenuti decapitati al Cairo. Il marito dopo avere tagliato la testa alla moglie ed ai suoi figli ha dato l’allarme. L’assassino diverse ore dopo è crollato ed ha ammesso, che è stato lui a decapitare la sua famiglia.
Questo nucleo familiare da poco si era trasferita in Arabia Saudita, per poi ritornare al Cairo per organizzare il matrimonio del fratello della donna, ma purtroppo non è stato cosi.
Urla di dolore e sangue ovunque
Il marito in un primo momento racconta che, il lunedì mattina dopo aver salutato la famiglia, esce per degli impegni, ma poi quando fa ritorno a casa vede delle immagini raccapriccianti, sangue ovunque le sue urla di dolore fanno scattare l’allarme. I corpi senza vita della mogli e dei bimbi, sono stati trasportati all’istituto di medicina legale.
La polizia ha sentito la testimonianza di alcune persone
La polizia immediatamente ha svolto le sue indagini ascoltando varie testimonianze, fra queste, anche la deposizione del marito Ahmed Abdullah Zaki.
L’assassino giustifica il suo atto orribile dicendo: “Avevamo tanti problemi”
I residenti della zona sono davanti alla tragedia sono rimasti sono rimasti senza parole. “Ma come è possibile fare del male in questo modo. Una violenza inaudita che non trova giustificazioni” ha detto qualcuno.
Lui era un medico rispettabile, amava la sua famiglia, come è possibile che oggi è colpevole di un triplice omicidio? La confessione di Ahmed Abdullah Zaki giunge dopo due ore d’interrogatorio. Giustificando il suo gesto folle con queste parole: “Avevamo tanti problemi”.