La cessione del quinto è una delle forme di prestito più utilizzate perché è quella anche che dà più certezze, sia per il richiedente che per l’istituto di credito. Anche tu ti sei trovato bene e vorresti rinnovarla? Ecco un’utile guida per sapere cosa devi fare.
Quando rinnovare la cessione del quinto
Per rinnovare la cessione del quinto ci sono alcune regole da rispettare. Eccole
Così come per il rinnovo di una qualsiasi forma di prestito, anche per la cessione del quinto bisogna avere dei requisiti ben precisi. La legge a cui bisogna far riferimento è la numero 180 del 1950 (in particolare, l’articolo 39). Facciamo qualche simulazione per farti comprendere meglio il tutto.
Nel caso di un contratto di 10 anni, puoi rinnovare la cessione del quinto solo dal mese numero 49 in poi.
Mentre, se il contratto è inferiore o uguale ai 60 mesi, devi aver saldato almeno il 40% del totale e, inoltre, il rinnovo deve avere almeno una durata di 120 mesi.
Dai 61 mesi in poi di durata è anche il termine per cui non sarà possibile effettuare il rinnovo con prima dei 48 mesi.
Rinnovo della cessione del quinto: le novità del 2020
Nel 2020 sono previste alcune novità che hanno cambiato le carte in tavola
A mettere i puntini sulle i, ci ha pensato la Banca d’Italia ribadendo un concetto molto chiaro: se non si sono saldati almeno i ⅖ dell’intero importo, è vietato fare il rinnovo della cessione del quinto.
Non solo: è impossibile, inoltre, erogare altre forme di prestito che abbiano come fine proprio la rinegoziazione della cessione del quinto.
Al di là di questo, però, anche per il 2020 sono state confermate le tempistiche per quanto riguarda, appunto, il rinnovo della cessione del quinto.
Ecco chi può rinnovare la cessione del quinto
Non tutti possono rinnovare la cessione del quinto. Ecco le categorie che possono farlo
Così come non tutte le persone possono chiedere la cessione del quinto, non tutti possono chiedere di poterlo rinnovare.
Come puoi immaginare, sia la richiesta che il rinnovo della cessione del quinto è preclusa a chi non ha un salario fisso a fine mese, ovviamente contrattualizzato e a norma di legge.
Quindi, disoccupati, inoccupati e partite IVA non hanno alcuna possibilità per entrare nel ‘mondo’ della cessione del quinto e, se dovessero avere necessità di un prestito, devono rivolgersi ad altre forme di finanziamento.
In generale, salvo casi particolari, sono cinque le categorie che possono beneficiare della cessione del quinto.
Tra questi ci sono sicuramente i dipendenti pubblici e statali che non dovrebbero avere alcun tipo di problema. Avendo la certezza del classico ‘posto fisso’ e di uno stipendio regolare, dovrebbero sorgere cause di forza maggiore per avere un diniego.
Possono chiedere il rinnovo della cessione del quinto anche i dipendenti privati se, però, hanno una stabilità economica e contrattuale di rilievo.
Anche i pensionati – indipendentemente INPS o INPDAP – possono rinnovare la cessione del quinto. A patto che, ovviamente, non siano troppo avanti con l’età.
Conviene fare il rinnovo della cessione del quinto?
Ecco a cosa bisogna prestare attenzione
In rete sono disponibili molte risorse estremamente dettagliate sulla cessione del quinto ed il suo rinnovo. Una delle migliori è la guida che puoi trovare sul sito prestitiperte.com ( vai alla guida). Questa che andrai a leggere è solamente un’introduzione.
Non sempre può essere conveniente chiedere il rinnovo della cessione del quinto. Questo perché ci sono alcuni costi che non si possono eliminare, come ad esempio le spese accessorie.
Inoltre, bisogna valutare bene anche dal punto di vista assicurativo, anche perché è possibile richiedere il rimborso del premio non goduto.
La soluzione? Chiedere un preventivo e non farsi prendere dalla fretta.