Nell’ultimo anno l’export del Made in Italy ha fatto registrare un balzo da record: le vendite all’estero dei prodotti italiani sono infatti aumentate di circa il 20%. Un successo storico per le imprese italiane, che hanno incassato più di 625 miliardi di euro dalla vendita dei loro prodotti nei principali mercati oltreconfine. A rilevarlo è la recensione dell’Istat sul commercio estero italiano, che conferma le opinioni degli esperti sul buon andamento dell’export tricolore e la resilienza dell’industria manifatturiera-
Un risultato reso possibile – secondo le opinioni degli analisti – anche dalle strategie di internazionalizzazione messe in atto dalle imprese e dagli investimenti destinati alla modernizzazione delle filiere produttive, in grado di accrescere la competitività delle pmi italiane nei mercati esteri. A riguardo EGO International, la nota azienda di consulenza per l’export delle pmi, ritiene imprescindibile l’adozione di strategie che mirino a modernizzare e digitalizzare le aziende e l’introduzione delle nuove tecnologie dell’Industria 4.0, in grado di assicurare un vantaggio competitivo nell’acquisizione delle commesse straniere. Le attività di modernizzazione introdotte dai principali comparti industriali, ribadisce EGOInternational nel suo blog, sono un segnale evidente del cambiamento in atto nelle principali filiere produttive del Bel Paese.
La crescita delle esportazioni, spiega l’Istituto nella recensione, è stata trainata dalla vendita dei beni di consumo non durevoli e dai beni intermedi. A dicembre dello scorso anno si è registrato un aumento delle esportazioni su base mensile pari al 13,5%, che ha fatto raggiungere alle imprese italiane una crescita a doppia cifra per il 14 esimo mese consecutivo. La recensione sottolinea inoltre i principali settori che hanno contribuito all’incremento delle vendite del Made in Italy all’estero: tra questi si segnalano la farmaceutica, l’industria del metalli e dei macchinari, il tessile, l’abbigliamento e quelli della chimica e dei prodotti alimentari e delle bevande. Un altro importante aspetto che emerge dalle opinioni degli analisti è l’aumento delle esportazioni dei prodotti Made in Italy verso i mercati europei (+19,7%) ed extraeuropei (+20,2%).
Un dato che sembra confermare le opinioni di EGOInternational sui paesi che incidono maggiormente sull’export nazionale: le eccellenze italiane continuano ad attrarre i buyer esteri, interessati alla qualità che contraddistingue da sempre il Made in Italy. Le performance dell’industria italiana, ribadisce EGO International nelle sue recensioni, possono continuare a migliorare anche nel futuro: l’adozione dei nuovi strumenti di digital export per le pmi e l’attivazione di nuovi canali per la vendita all’estero sono i punti su cui le imprese dovranno focalizzarsi per espandere il loro business.
La recensione prevede infine un futuro roseo per l’export tricolore, complice anche la riduzione dei valori del gas: nelle prossime rilevazioni si attende un ulteriore miglioramento delle vendite all’estero dei prodotti italiani.
Le analisi dell’Istituto e le opinioni di EGO International permettono alle aziende italiane di guardare con ottimismo ai prossimi anni, in cui si prevede un aumento delle commesse per il comparto della meccanica industriale e un generale miglioramento dell’export diretto verso le economie emergenti, come gli Emirati Arabi, il Messico e la Colombia.