Per il campione della Moto GP una decisione sofferta e uno stop obbligato, il rischio è troppo alto
Marc Marquez è costretto a non partecipare alla prossima gara della moto GP in Spagna. La sua comunicazione è avvenuta nell’hospitaly della Honda Hrc. I postumi dell’infortunio che ha subito alla mano, con una frattura intra-articolare del primo metacarpo rimediato nella caduta di Portimao in Portogallo si sono fatti sentire e il rischio è troppo alto, soprattutto in un momento così delicato della stagione.
Nella conferenza stampa ha parlato delle sue condizioni fisiche: “Ho fatto di tutto per essere qui a Jerez, ma tre staff medici mi hanno detto che non era possibile perché il rischio di una botta e di una nuova operazione era altissimo”.
Mettere a repentaglio la carriera era una possibile conseguenza di gareggiare a Yerez: “Si tratta di un osso piccolo alla base del pollice e con la pressione sul manubrio potrebbe rompersi di nuovo. In questo caso sarebbe stato possibile recuperare, ma con effetti collaterali: correre questo fine settimana avrebbe messo a rischio la mia carriera“.
Lo spagnolo della Honda, che ha già saltato i GP di Argentina e Austin, ha poi aggiunto: “Fin dall’inizio i dottori mi avevano detto che servivano da 6 a 8 settimane per recuperare: io ho provato a farcela in 4 settimane, ma mi avevano avvisato“.
Il desiderio di tornare in sella alla propria moto è enorme ma la ragione deve prevalere: “Ho una gran voglia di tornare in pista e la mia passione per questo sport non si è affievolita, ma devo aspettare ancora un po’”.
Tenace e caparbio, non ha intenzione di mollare e confida di tornare presto in pista: “Sto usando più la forza di volontà che la motivazione, ma è la cosa giusta da fare e continuerò a farlo perché la mia passione mi chiede di farlo“.
In ultima battuta ha affrontato anche la questione penalità a cui dovrà incorrere quando ricomincerà il suo campionato: “La domenica di Portimao mi hanno dato una penalità corretta, perché ho fatto un errore, poi due giorni dopo hanno cambiato e il team ha fatto appello, ma non è una cosa che ho seguito molto”.
Ammette che già questo stop sia per lui una penalità di cui tenere conto: “Per me la sanzione più dura è di saltare tre gare di fila e avere un osso rotto e quando succedono cose così non si pensa ad un doppio Long Lap“.