Prezzo affitti: la situazione italiana è drammatica | Colpiti gli studenti universitari
Studenti universitari in rivolta dopo il drammatico report: per i fuori sede il salasso mensile dell’affitto minaccia la carriera accademica.
Se l’inflazione galoppa e racimolare beni di primo consumo nel carrello della spesa si sta profilando sempre più come una “mission impossible”, anche gli studenti universitari stanno denunciando un boom nei canoni di affitto da vari atenei italiani.
Secondo una recente ricerca, la città più cara per i laureandi ha le sembianze della brulicante e fornitissima Milano: secondo “immobiliare.it” un affitto medio per una stanza nel capoluogo lombardo si aggira intorno ai 628 euro.
Una cifra nettamente superiore agli affitti nella zona di Bologna (la cui media ammonta a 467 euro) e a Roma (452 euro circa). Nella top ten delle città più care d’Italia per gli studenti spiccano inoltre Firenze, Verona, Venezia e Modena, seguite a ruota da Padova, Brescia e Napoli, che hanno registrato un incremento dei canoni fino all’11,9% rispetto agli anni precedenti.
Una situazione drammatica, e che rischia di disincentivare gli sforzi degli universitari volenterosi. Essi devono infatti sostenere anche le spese per i mezzi pubblici, oltre che foraggiare puntualmente il frigorifero di casa e saldare le inevitabili bollette. La studentessa del Politecnico di Milano Ilaria Lamera negli ultimi giorni ha deciso di accamparsi con una tenda di fronte alla struttura universitaria per denunciare un caro-vita insostenibile anche per le fasce più giovani della popolazione.
La denuncia di Ilaria Lamera sul prezzo degli affitti in Italia
La giovane laureanda ha affrontato volentieri i disagi di alcune notti all’addiaccio pur di portare all’attenzione nazionale una problematica assai pressante.
“Sono un po’ devastata, perché non ha dormito molto”, ha confessato su Instagram. “Mi sono svegliata alle 5.30, perché con la luce non riuscivo più a dormire“. Una protesta pacifica e potenzialmente costruttiva per il futuro degli studenti del Belpaese, come sostiene anche la lista universitaria “Terna sinistrorsa” sui social. “Da anni a questa parte gli affitti sono fuori portata“, ha lamentato il collettivo. “Vivere a Milano significa arrivare a spendere 600 euro (spese escluse) per una stanza singola. Nonostante la situazione sia ormai nota, e ci sia stata apertura da parte delle Istituzioni, non sono ancor state previste delle misure in grado di rendere più accessibili gli alloggi milanesi“.
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Una problematica che peserà sul futuro della Nazione?
Da nord a sud, gli studenti italiani chiedono una risposta pronta da parte degli enti governativi preposti a garantire una fruizione sostenibile dell’iter universitario.
Un esodo dalle Università, d’altro canto, potrebbe implicare un’ulteriore fuga di cervelli dall’Italia, già oppressa da una natalità ai minimi storici e da un ricambio generazionale lento e macchinoso: arriverà la risposta in tempo utile?