Crolla il reddito reale delle famiglie italiane: -3,5% | Situazione pericolosa
I rincari sul prezzo dell’energia elettrica affossano il reddito reale delle famiglie italiane: il report dell’Ocse parla chiaro.
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) ha recentemente stilato un’analisi circa i trend del mercato italiano e, a prima vista, i risultati fornirebbero un quadro confortante per l’economia del Belpaese.
Dalla sua sede parigina l’Ocse ha raccolto i dati pertinenti al quarto quadrimestre del 2022, stimando un incremento dello 0,6% sul reddito reale delle famiglie italiane; tale lettura supera la soglia dello 0,1% nella crescita del Pil pro capite. C’è un però.
Tra i 21 Stati aderenti all’Ocse, 8 hanno registrato sensibili aumenti del reddito (Regno Unito, Canada, Francia e Stati Uniti), mentre l’Italia, nonostante i progressi, rappresenta il fanalino di coda nella lista di Paesi membri del G7.
La ragione – secondo Ocse – è imputabile all’impennata dei prezzi delle materie energetiche, fiammata che ha creato un’ondata di inflazione deleteria per i consumatori italiani.
Reddito reale e inflazione: le parole di Giancarlo Giorgetti
Lo scorso 29 aprile il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha rilasciato un’eloquente intervista a “Il sole 24 ore”, sottolineando l’importanza del trend positivo, a dispetto dell’attuale boom dei prezzi delle materie prime e delle forniture energetiche.
“È chiaro che se nei prossimi 2 trimestri continuiamo ad avere risultati su questa linea, si allentano le pressioni sui saldi di finanza pubblica, e si creano i margini per nuovi interventi in autunno con cui sostenere imprese e famiglie alle prese con l’inflazione“, ha commentato. “La speranza“, ha poi aggiunto, “è che, arrivati a questo punto, ci sia da gestire solo la coda di una fiammata inflattiva ora in contrazione, che però impatta su tutti i prezzi dei beni di consumo e non solo su quelli energetici“. Un augurio caldeggiato anche da milioni di italiani, del resto.
L’ottimismo di Giorgetti
Il Ministro dell’Economia ha ribadito: “I saldi di finanza pubblica sono in condizioni migliori di quel che si pensava in autunno, quando sono state fatte le ultime valutazioni. Quindi non vedo ragioni oggettive per un cambio di opinioni al ribasso“.
In merito al divisivo tema del Mes, Giorgetti ha commentato infine: “È lo strumento più a portata di mano per la creazione del backstop da attivare in caso di grandi crisi bancarie. (…) Ma occorre arrivare a un’intesa che sia coerente con le richieste rivolte al Governo dal Parlamento“.