Il Governo sta per annunciare importanti novità circa le ricette mediche e il ruolo dei medici a gettone: ecco le principali.
Giovedì 11 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato alcune migliorie contenute nel disegno di legge di delega al Governo in merito alla semplificazione nel reperimento delle ricette mediche, nonché all’introduzione di medici a gettone per far fronte alla carenza di personale ospedaliero.
La prescrizione per i farmaci non dovrà più essere subordinata a lunghe attese nella reception del medico di base: verrà infatti gradualmente introdotta una procedura elettronica.
La cosiddetta ricetta dematerializzata potrà essere inviata direttamente allo smartphone, o comunque ad un device elettronico del paziente, e avrà validità per 1 anno. Gli utenti potranno quindi far scorta per 30 giorni di terapia, sempre a seconda delle indicazioni fornite dal medico.
Secondo il Ministro Orazio Schillaci, tale evoluzione nella sanità permetterà di snellire il lavoro burocratico ed amministrativo dei medici, con benefici diretti anche per i pazienti in carico. Ecco le sue considerazioni.
Come riportato da “Il Sole 24 ore”, Orazio Schillaci si è dichiarato ottimista: “Abbiamo reso strutturale la ricetta elettronica, sia quella rossa, che quella bianca, molto apprezzata da cittadini e medici. Abbiamo ritenuto che fosse giusto porre fine alla sperimentazione e alla proroghe per semplificare il lavoro dei medici di famiglia e la vita dei cittadini, che non dovranno recarsi negli studi medici, ma potranno ricevere la ricetta tramite mail, o altri canali sul proprio cellulare“.
Il provvedimento deliberato dal Consiglio, inoltre, mirerà a rendere disponibili farmaci di rilevanza clinica non ancora dotati dell’autorizzazione all’immissione in commercio, eliminando gli adempimenti legati alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e consentendo la pubblicazione sul sito dell’Aifa. Assicurerà inoltre facilità di accesso ai servizi sanitari e sociali, e garantirà la presa in carico delle persone con cronicità.
Verrà inoltre rinforzata la presenza dei medici a gettoni negli ospedali e pronto soccorso italiani, grazie all’immissione di norme meno rigide che ne regolamentino le condizioni contrattuali.
Tali professionisti, solitamente arruolati per turni di 12 ore, possono accumulare anche 2 o 3 turni di fila in assenza di regole e controlli, arrivando a rush di oltre 36 ore consecutive. Resta quindi da verificare nel dettaglio i punti previsti nel documento di pertinenza sanitaria, che approderà in Aula alla Camera il 17 maggio venturo.