L’approdo alla finale di Champions League è ossigeno puro per le casse dell’Inter, ecco il guadagno
Dopo 13 anni dalla magica notte di Madrid l’Inter ritorna in finale di Champions League. Nel 2010 fu la doppietta di Milito a stendere il Bayern Monaco e a portare a compimento un’impresa targata Jose Mourinho con tanto di triplete, dopo la vittoria dello scudetto e della Coppa Italia. Oggi non c’è nessun reduce da quella generazione vincente ma la squadra crede di potersi giocare il trofeo.
Partire da sfavoriti può essere un vantaggio mentale, con la consapevolezza di non avere niente da perdere e di essere arrivati all’ultimo tassello di un percorso complicato sin dal girone che vedeva la presenza sempre del Bayern e del Barcellona.
Essere riusciti a eliminare i ragazzi di Xavi è stato il primo passo per acquisire sicurezza nei propri mezzi e i sorteggi successivi hanno compensato il girone di ferro che è stato superato con convinzione.
Infatti i portoghesi del Porto e del Benfica agli ottavi e poi il Milan in semifinale sono stati scontri non impossibili da vincere, soprattutto considerando lo stato di salute della squadra di Inzaghi, reduce da un filotto di risultati positivi anche in campionato dove sta per riconquistare un posto per la prossima Champions.
La doppia sfida in casa contro il Milan è stata vinta nettamente con un 3-0 complessivo senza discussioni. La pratica è stata già chiusa in dieci minuti nella partita d’andata e il passivo poteva essere persino superiore.
Neppure il ritorno di Leao è riuscito a dare linfa vitale agli avversari che hanno mostrato di avere una rosa inferiore, soprattutto nelle seconde linee, e meno esperienza in campo internazionale. Inzaghi si giocherà la Champions dopo avere rischiato la panchina più volte in questa stagione.
Sono ben 90 i milioni che entreranno nelle casse dell’Inter grazie al raggiungimento della finale di Champions League. Vera linfa vitale per la dirigenza che potrà sanare i conti e investire una parte di questi ricavi nel prossimo mercato estivo.
Il Milan si ferma a 73, un gruzzoletto comunque degno di nota e che consentirà alle due milanesi di confermarsi competitive anche nella prossima stagione, con l’obiettivo di riconfermarsi a livello europeo.