Una bandiera del Manchester United decide di lasciare il club inglese, fatale il poco spazio in campo
Dopo le annate trionfanti con Alex Ferguson e Cristiano Ronaldo, il Manchester United non è riuscito a ricostruire un presente glorioso come il suo passato ed è finito per essere schiacciato dal City nel derby cittadino, con la squadra di Pep Guardiola che è a un passo dal triplete al termine di una stagione trionfale e un calcio maestoso mostrato a tutto il mondo.
Eppure gli investimenti non sono mancati ma sono pochi i giocatori acquistati, e dall’alto ingaggio, ad avere rispettato le alte aspettative della dirigenza e dei tifosi. Così l’Old Trafford non è più la roccaforte inespugnabile d’Europa.
La squadra guidata dall’olandese Ten Hag si sta giocando un posto per l’Europa negli ultimi turni di Premier League e in Europa League si è fermato ai quarti di finale, eliminato dal Siviglia, dopo avere escluso dalla competizione il Barcellona agli ottavi.
Per la prossima stagione il mister, sempre se sarà riconfermato sulla panchina del club inglese, non potrà più puntare su un giocatore che ha militato per ben 11 anni tra i Red Devils, diventandone di conseguenza un uomo spogliatoio.
Stiamo parlando del difensore Phil Jones che ha preso questa sofferta decisione dopo lo scarso impiego avuto nelle ultime due stagioni, con un infortunio che ha inciso ulteriormente. Giunto a 31 anni, il centrale proverà un’altra esperienza per gli ultimi anni di carriera.
Roccioso e ostico per ogni centravanti, Jones era diventato una bandiera per i tifosi che hanno sempre apprezzato il suo forte attaccamento alla maglia e l’impegno che metteva ogni volta che scendeva in campo.
Per la stagione 2023-2024 il nome caldo per il mercato del Manchester United è Adrien Rabiot, oggetto del desiderio dei Red Devils già la scorsa sessione estiva e che, dopo una stagione davvero convincente con la maglia della Juventus, potrebbe finalmente approdare in Inghilterra.
Tutto dipenderà dalla volontà dell’agente e madre del centrocampista francese che rifiutò i 10 milioni di ingaggio che furono proposti e che optò per far proseguire l’avventura torinese al figlio che ha dimostrato di essere un giocatore di livello superiore negli ultimi mesi, titolare inamovibile per il mister bianconero Max Allegri.