Max Allegri si lascia scappare una dichiarazione che mette apprensione alla Juventus
Dopo la sconfitta contro il Milan, ultima casalinga della stagione, Max Allegri ha analizzato il campionato che volge al termine, parlando della sua volontà di restare al timone della Juventus anche per l’anno 2023-24, consapevole di avere dovuto gestire una situazione complicata e di essere riuscito a tenere compatto lo spogliatoio.
Queste le sue parole: “Una stagione anomala che non auguro a nessun collega, vissuta di emozioni dentro e fuori dal campo. Siamo dispiaciuti per la sconfitta, i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano. Devono essere orgogliosi per quello che hanno fatto. La Juventus ha fatto 69 punti, nessuno li toglie ai ragazzi“.
Sono giorni complicati ma il giudizio complessivo del campionato vede anche dei lati positivi: “In questo momento di negatività si pensa al disastro, serve essere lucidi. Abbiamo sbagliato qualcosa e abbiamo fatto delle scelte, c’è una base da cui ripartire“.
Non vede un dramma la mancata partecipazione alla prossima Champions League ma un’opportunità per aprire un nuovo ciclo: “Ci sono giovani che hanno giocato in prima squadra, un valore patrimoniale. Bisogna recuperare energie, e a mente lucida e fredda, prenderemo decisioni nel bene della squadra. Non giocare la prossima Cbampions vuol dire che sfrutteremo al meglio tutta la settimana e lavoreremo meglio. Bisogna adattarsi alla situazione”.
Il più grande rammarico è la mancata qualificazione alla finale di Europa League: “La stagione è finita a Siviglia, è brutto da dire ma è così. Abbiamo preso un gol evitabile, ma parlare della partita e dell’annata non ha senso perché è stata anonima“.
Racconta le difficoltà di cui era al corrente una volta tornato ad allenare i bianconeri: “Quando son tornato, sapevo che sarebbe stato difficile vincere. Ci sono squadre che sono state 6 anni senza entrare tra le prime 4. Siamo stati penalizzati, il calcio quest’anno ci ha tolto molto e ne usciremo fortificati”.
Tornasse indietro sceglierebbe ancora la Juventus: “Rifarei la scelta? Assolutamente, è stata una sfida e le sfide vanno vinte, quest’anno nelle difficoltà abbiamo fatto una buona annata. Potevo andare in due squadre pronte per vincere e non sono andato, ho un rapporto particolare con la proprietà e mi sentivo in dovere”.
Le squadre in questione sarebbero il Real Madrid e il Paris Saint Germain che avevano contattato l’allenatore livornese nell’anno sabbatico che si era preso, club che puntavano a vincere in Europa.