Il CEO di Meta ne conosce una più del diavolo. Adesso vuole sconfiggere l’AI di Chat GPT.
Mark Zuckerberg è ultimamente al centro di numerose polemiche a causa di una contesa che probabilmente verrà inserita negli annali della storia. Si tratta infatti della diatriba tra lui e il CEO di Tesla, ossia Elon Musk, personaggio dalla reputazione ambivalente per molti, sotto diversi punti di vista.
Mark e Elon si stanno infatti sfidando a colpi di innovazioni tecnologiche. Il primo a scagliare l’offensiva è stato proprio Musk, provocando il capo di Meta inserendo la possibilità di aggiungere una chat vocale all’interno della messaggistica di Twitter, contestando parimenti la sicurezza del social verde.
La risposta è giunta prontamente da Zuckerberg, il quale intenderebbe mettere su un progetto ambizioso con l’intento di edificare un Twitter 2.0, denominato “Threads”. In questo momento dunque, Mark sembrerebbe piuttosto occupato, soprattutto con quest’ultimo progetto che già si prospetta sul mercato come un’app “Anti-Twitter”o, per i più coraggiosi, “Anti Musk”.
Le gatte da pelare sono tante, specie in un periodo di transizione come il 2023. Parliamo in effetti del primo anno senza il terrore del virus pandemico che ha paralizzato il triennio precedente. L’economia è ancora fragile e non si può negare che le nostre scelte professionali, di vita, siano ancora condizionate dall’evento traumatico vissuto. Scopriamo che cos’altro ha in mente Zuckerberg.
L’avvento dell’Intelligenza Artificiale nella nostra vita sembrava qualcosa di molto lontano, eppure eccoci qui. La società Open AI ha sviluppato diverso tempo fa Chat GPT, un Chatbot in grado di fornire ai suoi interlocutori informazioni, soluzioni e molto altro grazie a una semplice domanda.
A quanto pare però adesso anche Mark Zuckerberg starebbe sviluppando il Chatbot di Meta. Il nome è già pronto e anche il prototipo: diamo il benvenuto infatti a Metamate, l’IA che rivoluzionerà il lavoro di Meta. Scopriamo qualche dettaglio in più.
Metamate è dunque il Chatbot ufficiale di Meta o, meglio, dei dipendenti di Meta. Non si tratta dunque di un’app creata appositamente per essere commercializzata, bensì di un sistema operativo in grado di agevolare il lavoro dei collaboratori di Zuckerberg.
Metamate è dunque, letteralmente, un “amico di Meta”. In effetti, “Meta” è il nome dell’azienda, mentre “mate” è traducibile con “compagno”. Ovviamente, i soli a poter usufruire di tale Chatbot sono gli impiegati dell’azienda, ma cosa succederà in futuro secondo te?