Elon Musk denunciato: violazione di copyright su Twitter | È caos sul social
Elon Musk ne ha combinata un’altra delle sue. Scopri che cosa è successo, gli utenti sono basiti.
Il suo nome non ha bisogno di presentazioni: il multimiliardario è il proprietario di Tesla e da ottobre 2022 anche il capo dirigente di Twitter. Grazie a un investimento di 44 milioni di dollari, Twitter è passato infatti nelle mani di Musk, il quale ha generato una tempesta non appena vi si è inserito alla guida.
Licenziamenti, provvedimenti controversi nei confronti degli utenti stessi, come ad esempio l’eliminazione delle spunte blu che certificano l’identità di coloro che sono iscritti al social e tanti altri ancora. È noto inoltre che questo non sia un periodo particolarmente prolifico per Elon Musk, dal momento che pare sia in atto una guerra asprissima contro Zuckerberg.
L’offensiva è stata lanciata da Musk stesso, il quale provocò Mark insinuando che Facebook e Whatsapp non fossero social sicuri. A questo addusse inoltre la proposta di implementare una chat vocale all’interno del social dell’uccellino. La contesa va tutt’ora avanti, poiché anche Mark avrebbe risposto alle provocazioni. Infatti, il CEO di Meta si sta occupando del Progetto 92, un piano per dare alla luce un Twitter 2.0. Come andrà a finire tra i due?
La contesa contro Elon Musk
L’episodio in questione però ha a che vedere soltanto con Elon Musk. Per stavolta, Zuckerberg non c’entra nulla. Ciò che è capitato ha dell’incredibile e in molti si stanno chiedendo come mai si sia arrivati a questo, sebbene il proprietario di Tesla avesse tutti i fondi necessari per scongiurare questo avvenimento. Di che si tratta?
Una lista di diciassette editori musicali ha fatto causa a Twitter per violazione del copyright. La somma che chiedono gli editori ammonta a 250 milioni di dollari per danni subiti. A finire nel mirino non è solo Elon Musk, bensì la X Corp, la società ufficiale a capo di Twitter. Ma entriamo nel merito della vicenda.
Caos su Twitter
Quello che è successo è ben riassunto da David Israelite, l’amministratore della National Music Publishers: “Twitter è tra le più grandi piattaforme social media, ma si è rifiutata in toto di concedere in licenza milioni e milioni di canzoni presenti sul suo servizio e i trasgressori che condividono materiale non autorizzato non vengono puniti, anche prima dell’arrivo di Musk”.
Alcuni tra i 17 publisher che costituiscono la parte lesa sono Anthem Entertainment, BMG Rights Management, Concord, Hipgnosis, Kobalt, Mayimba, Peer, Reservoir Media Management, Sony Music Publishing, Spirit Music Group.