Per la Juventus obiettivo cessioni per investire sul mercato in cerca di nuovi acquisti, chi potrebbe partire
La mancata qualificazione alla Champions League ha ridimensionato di gran lunga le aspettative della Juventus in vista della prossima stagione e di conseguenza anche la strategia da attuare sul mercato, con alcuni big che potrebbe partire per giocare la competizione dalle grandi orecchie. In attesa di scoprire se il nuovo direttore sportivo sarà Giuntoli, tra gli artefici dello scudetto del Napoli, l’obiettivo è quello di valutare chi sarà ceduto.
Infatti, la nuova società si è posta come condizione necessaria l’accumulo di un gruzzoletto importante, di almeno 100 milioni, per poter poi passare all’attacco e cercare di ingaggiare giocatori che possano mantenere alto il livello tecnico della rosa.
Per raggiungere questa cifra prestabilita il giocatore da sacrificare sembra essere prima di tutti Dusan Vlahovic, nel mirino del Bayern Monaco e dell’Atletico Madrid, con la Juventus che lo valuta almeno 70 milioni di euro, nonostante una stagione tra alti e bassi.
Questa potrebbe essere la chiave per finanziare parte delle entrate necessarie e comporterebbe non dovere rinunciare a un altro top player della squadra, Federico Chiesa, di recente di nuovo in rete anche con la Nazionale Italiana e che è stato a lungo fermo nel passato campionato a causa di un infortunio.
Mentre per Vlahovic, nonostante l’interesse di alcune squadre non manchi, la cessione si complica per l’alta richiesta da parte della Juventus, con il Bayern che ha offerto come contropartita Manè per attutire il costo, per Chiesa la situazione è diversa.
L’esterno d’attacco toscano è in scadenza di contratto a giugno 2025 e se non dovesse prolungare il contratto potrebbe veder diminuito il suo prezzo di mercato, per questo motivo la Juventus potrebbe accettare la sua partenza per una cifra intorno ai 40 milioni.
La Juventus cercherà di monetizzare anche dalla cessione dei giocatori che non sono riscattati dopo il prestito in altre società, da Zakaria a McKennie, fino ad Arthur e Kulusevsky, centrocampisti che non sono stati ritenuti all’altezza da Massimiliano Allegri.
Quest’ultimo ha buttato nella mischia negli ultimi mesi alcuni prospetti dell’Under 23, da Fagioli a Miretti, che si sono fatti valere e che saranno la base su cui costruire la Juventus del futuro.