Economia

Turismo ed economia: c’è un problema taxi nelle grandi città | Cosa sta succedendo davvero

carenza di taxi nelle città italiane – cronacalive.it (fonte web)

La carenza di taxi nelle metropoli italiane sta minando il comparto turistico del Belpaese, con enormi disagi per i visitatori.

Il periodo estivo si rivela solitamente assai proficuo per il settore turistico in Italia: da nord a sud, la penisola viene regolarmente presa d’assalto da milioni di turisti, ansiosi di visitare i suggestivi siti di interesse culturale e storico, oppure le assolate zone costiere.

Nelle ultime settimane, però, la carenza di taxi nelle principali città italiane sta mettendo a dura prova la pazienza dei visitatori, ed i disagi si moltiplicano soprattutto in caso di eventi paralleli, come fiere e convegni professionali.

Code snervanti, tempi di attesa lunghissimi nelle ore di punta e vetture bianche introvabili; il numero esorbitante di richieste getta in crisi anche i centralini dei radiotaxi, molto spesso irreperibili nelle fasce orarie di maggiore criticità.

Il problema si estende da Milano a Napoli, ed il numero delle licenze attualmente attive rispecchia i dati del 2006: nel capoluogo lombardo ammontano infatti alla cifra di 4.900, e Roma sembra seguire la medesima tendenza al ribasso.

Carenza di taxi in Italia: i dati

Se a Milano occorrerebbero circa 650 taxi in più, a Roma ne servirebbe un migliaio in più per far fronte all’esubero di richieste. Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha inoltre riferito: “Nelle principali città con una forte vocazione turistica il servizio andrebbe incrementato di almeno il 20%“.

E ha concluso: “È una situazione che dura da una ventina d’anni, perché c’è l’incapacità degli amministratori comunali nel gestire la materia, non hanno la volontà di intervenire perché in tutte le città i taxisti sono una potente lobby“. Appare dunque evidente la necessità di rilasciare in massa nuove licenze, obiettivo però difficilmente perseguibile, secondo il presidente di Assoutenti Furio Truzzi. “In alcune città il rilascio è fermo da decenni“, ha rilevato. Durante l’ultima riunione della Commissione Taxi di Palazzo Marino sono state proposte le collaborazioni familiari a 16 ore, nonché la revisione e rimodulazione dei turni di servizio integrativi specialmente nelle fasce orarie serali e notturne, ritenute le più scoperte. In tal modo, un unico taxi potrebbe ospitare due taxisti a rotazione, e garantire una copertura maggiore del servizio.

carenza di taxi in Italia – cronacalive.it (fonte web)

L’ipotesi di mille nuove licenze a Roma

Tra gli addetti ai lavori, circola da giorni un rumor circa il rilascio di mille nuove licenze nella Capitale, in vista soprattutto del Giubileo 2025.

L’indiscrezione dovrà necessariamente superare lo sbarramento da parte delle rappresentanze sindacali, da sempre contrarie all’emissione di nuove licenze per i taxi. Per quanto riguarda Napoli, anche l’assessore alle Infrastrutture e mobilità Edoardo Cosenza ha scoraggiato tale prospettiva: “In alcune fasce orarie come la sera c’è una certa criticità, ma non vediamo l’esigenza di nuove licenze, mentre si dovrebbe lavorare sulla turnazione e mettere ordine negli hub della stazione centrale e del porto“.