Donatella Rettore, prima e dopo: quant’è cambiato il suo viso nel tempo
La dea della musica della contestazione italiana si mostra in un viaggio tra passato e presente.
“Il cobra non è un serpente, ma un pensiero frequente che diventa indecente” è l’incipit di una delle canzoni più famose di Donatella Rettore, una delle star della grande musica italiana. Molto attiva soprattutto negli anni ’70 e ’80, ma ancora oggi in carriera, dal momento che riesce ancora a tenere concerti, nonostante i suoi 67 anni.
Nel corso degli anni, è stata altresì definita la “Regina dello Splendido Splendente”, forse perché concentrare l’attenzione sul suo brano più audace e provocatorio sarebbe stato troppo, secondo i media di tanti anni fa. Insieme a Loredana Bertè e Patty Pravo, costituisce uno dei diamanti delle Tre Corone della musica, in grado di plasmare un’intera generazione con le proprie creazioni artistiche.
Recentemente, Donatella è apparsa sul palco dell’Ariston insieme a Dito nella piaga con un brano intitolato “Chimica”, in linea con la trasgressione di ambo le artiste in gara. Non solo: per un certo periodo risalente al 2017, ha preso parte come concorrente al talent show diretto da Carlo Conti e in onda ogni venerdì in prima serata: “Tale e quale Show 7”.
La sua gara è stata però segnata da un certo numero di asprezze e acrimonie che hanno fatto storcere il naso. Il suo carattere molto forte si sarebbe dunque scontrato con gli altri colleghi. Ma scopriamo com’è cambiata nel corso del tempo.
Donatella Rettore: com’è cambiata nel corso del tempo?
Certo, adesso la cantante ha 67 anni e una carriera invidiabile alle spalle. Il suo nome resterà per sempre immortalato negli annali della Canzone italiana. Anche sul palco se la cava ancora niente male ed è piuttosto inusuale per un cantante: superata la soglia dei 60 è normale che vengano a presentarsi cedimenti vocali. Eppure, Donatella sembra ancora in gran forma.
Da un punto di vista prettamente estetico, non si può non notare un certo cambiamento del viso dipeso soprattutto dal tempo che passa. Eppure lo sguardo provocatorio e trasgressivo resta quello.
Un altro tipo di cambiamento
Donatella Rettore è e sarà sempre un iconico simbolo di trasgressione e sregolatezza, inquadrato in un contesto quale quello degli anni 70-80, molto importante per la storia italiana.
Tuttavia, proprio pochi giorni fa è sorta un’indiscrezione sul web che la riguarda. A quanto pare, Rettore sosterrebbe la premier Giorgia Meloni. Il fatto è piuttosto insolito, considerando che Donatella, da giovane, ha incarnato in qualche modo un simbolo spesso ascritto a comportamenti ribelli, di base appartenenti a un credo politico di sinistra.