La deputata Debora Serracchiani è rimasta vittima di un incidente surreale in monopattino: dopo le prime cure, arriva il resoconto.
Sin dall’introduzione nel traffico urbano dei monopattini, molti utenti della strada hanno espresso le proprie perplessità in merito alla pericolosità di tali veicoli. Oltretutto, in alcune zone della Capitale si sono verificati alcuni casi di abbandono nelle pubbliche vie, e tale circostanza ha decisamente esasperato una moltitudine di pedoni.
Questa volta, è toccato alla deputata dem Debora Serracchiani testimoniare sulla propria pelle i rischi connessi all’uso del monopattino elettrico. La politica transitava in una strada di Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine, e avrebbe rovinato addosso al posteriore di un veicolo.
L’incidente è accaduto sabato 24 giugno e, fortunatamente, Debora Serracchiani avrebbe riportato solo una distorsione al ginocchio.
La politica è stata prontamente soccorsa e ha potuto sottoporsi agli accertamenti medici di rito, sfruttando poi un’intervista con la testata “Il Messaggero Veneto” per sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’uso dei monopattini.
Debora Serracchiani ha riferito a “Il Messaggero Veneto”: “Siate prudenti, soprattutto quando guidate un mezzo, anche se si tratta di un monopattino. Mi sento di raccomandarlo di cuore, dopo la disavventura che mi è capitata a Lignano. Ho perso il controllo del mezzo, e il risultato è stata una brutta distorsione al ginocchio“.
La politica ha quindi espresso la propria gratitudine per i soccorritori e le Forze dell’Ordine: “Devo ringraziare la polizia locale ed i sanitari che sono intervenuti con professionalità e rapidità. Dopo le prime cure che mi hanno prestato al punto di primo intervento di Lignano, farò altri accertamenti“. L’incidente accaduto a Debora Serracchiani suggerisce di prestare estrema attenzione durante la fruizione di qualsiasi veicolo: la caduta, sebbene accidentale, avrebbe potuto risolversi con esiti ben più disastrosi.
Debora Serracchiani sembra pronta a tornare al lavoro in aula, e ha recentemente espresso una posizione lapidaria circa la tragedia di Cutro, ove hanno perso la vita più di 70 persone.
Lo scorso 14 marzo aveva dichiarato a “9 Colonne”: “C’è un tema enorme in questo periodo, quello della migrazione e di quello che sta succedendo nel Mediterraneo. Noi abbiamo con forza chiesto al Governo e al Ministro Piantedosi, che ha fatto un’informativa in aula, di spiegarci come funziona la catena di comando rispetto ai salvataggi in mare. Non ci è stata data risposta, non c’è chiarezza. Ci sono solo enormi contraddizioni, e le notizie che acquisiamo giorno dopo giorno delle ennesime morti in mare tornano sempre sullo stesso tema.”.