Una truffa inedita. Una cifra da capogiro. Sembra la trama di un film, ma è la dura realtà.
Le truffe hanno sempre affascinato molti individui. Forse il motivo di tale fascinazione risiede nel fatto che l’essere umano sovente è attratto da ciò che odia o comunque da ciò che è in qualche modo pericoloso. Lo si percepisce con molta semplicità anche solo se si riflette sul gusto cinematografico della massa.
Infatti, sono note le tendenze del secolo in ambito di intrattenimento e quasi tutte comprendono un personaggio negativo o a tinte fosche che, grazie alla magia della narrazione, diventa degno di empatia, umano e profondo, al punto da potercisi riconoscere e identificare, nonostante tutto.
Un esempio calzante è il team di truffatori rappresentati nella saga di Ocean’s Eleven e titoli a seguire, ma non solo: si pensi al caso costituito dalla serie tv Dahmer o tutti i videogiochi Rockstar che prendono il nome di Grand Theft Auto.
Non c’è alcun problema nel gusto del pubblico. Il problema esiste soltanto quando si traspone il discorso alla realtà e a tutte le truffe perpetrate ai danni di numerosi utenti. Adesso i mezzi di informazione possono essere strumentalizzati da chiunque, persino da truffatori esperti e in grado di raggirare il prossimo fino a rubargli 5000 euro, una cifra da capogiro. Scopriamo come ciò sia possibile.
A spaventarsi sono soprattutto le generazioni più attempate. Gli anziani sembrerebbero infatti essere il target prediletto di questi truffatori, poiché tendenzialmente più ingenui su quanto concerne la tecnologia e in generale le notifiche su news, spam e promozioni che provengono da terzi o da bot. Ma come si svolge la truffa?
D’un tratto, il truffatore ti scrive su Whatsapp, digitando dunque numeri casuali. Si finge un membro della tua famiglia e intrattiene una curiosa conversazione che più o meno segue questo pattern: “Ciao nonno, ho cambiato numero” oppure “Hei mamma, mi si è rotto il cellulare. Questo è il numero di un mio amico”. Dopodiché, dopo qualche scambio di battute, arriva la domanda delle domande: “Mi passi i dati del conto?” oppure “Mi serve un bonifico”.
Purtroppo la truffa dei 5000€ è ben riuscita, attualmente. Ha fatto cadere in trappola un gran numero di utenti innocenti che non possono più recuperare la somma dell’importo del bonifico.
In alcuni casi, come espresso in alcune testimonianze, il truffatore che si finge figlio della vittima, chiede di effettuare il bonifico istantaneo sul conto di “un suo amico”, fornendo iban e dati. Una volta effettuato, il bonifico istantaneo impedisce di stornare l’importo, così il denaro è perduto per sempre. Il truffatore può prelevare il denaro direttamente in contanti, dal momento che il conto è libero e i documenti utilizzati sono falsi.