Un giocatore del Barcellona potrebbe scegliere l’Arabia come nuova destinazione, ecco di chi si tratta
Il Barcellona è riuscito a spodestare dal trono incontrastato degli ultimi anni il Real Madrid tornando a vincere la Liga, trofeo che mancava da tempo e il primo conquistato dopo la partenza della bandiera Lionel Messi e l’addio di altri veterani e protagonisti dello storico triplete targato Guardiola, primo tra tutti Xavi, attuale allenatore dei blaugrana.
Ci sarà da confermarsi di nuovo nel massimo campionato spagnolo nella prossima stagione, oltre a cercare di tornare protagonisti anche in Europa dopo l’eliminazione dalla Champions già ai gironi per merito dell’Inter di Simone Inzaghi.
Proprio la squadra nerazzurra è al centro delle trattative di mercato del Barcellona nelle ultime ore, data la volontà di Marcelo Brozovic di firmare per il team catalano, disposto a rinunciare alla faraonica proposta degli arabi dell’Al Nassr, squadra in cui milita Cristiano Ronaldo.
Sarebbe il secondo colpo per il centrocampo del Barca dopo l’ingaggio del turco Ilkay Gundogan che ha scelto i blaugrana dopo aver vinto la Champions con il Manchester City e aver concluso così un ciclo con i citizens.
Frank Kessie è sempre più ai margini del progetto tecnico di mister Xavi, ancor di più se la trattativa con Brozovic dovesse concludersi positivamente, spingendo così l’ivoriano a dover valutare una nuova destinazione per il proseguo della sua carriera.
L’ala africana potrebbe imitare altri colleghi e cedere al fascino finanziario del campionato saudita, dato il forte interesse dell’Al Ahli, disposto a raddoppiare l’attuale ingaggio che percepisce in Spagna secondo quanto sostiene The Athletic.
In questo primo mese di mercato Kessie è stato ritenuto anche possibile nuovo giocatore della Juventus che però sembra disposta a spingere per portare alla Continassa il centrocampista, con il vizio del goal, del Sassuolo Daniele Frattesi, conteso anche dal Milan, la Roma e l’Inter.
Il rendimento di Frank con il Barcellona è stato soddisfacente ma non è mai entrato troppo nelle grazie dell’allenatore che ha sempre preferito giocatori più di qualità e meno di corsa e quantità come lui, volendo puntare sul bel gioco e sul far crescere talenti della cantera che hanno mostrato di essere subito in grado di competere ad alti livelli.