Al via i lavori per il tunnel subportuale di Genova: dopo decenni di attesa, è arrivata l’approvazione definitiva.
Dal 1992 la città di Genova attende l’inizio dei lavori per la costruzione del tunnel subportuale, e finalmente le procedure burocratiche hanno stabilito l’avvio dei cantieri in loco.
La commissione del Consiglio superiore per i lavori pubblici ha approvato nelle ultime ore l’intero progetto, nonostante il costo complessivo superi l’importo inizialmente stimato di 700 milioni di euro.
L’amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi ha giustificato gli extracosti, spiegando che il gap è nato in seguito ai rincari sulle materie prime, gonfiando la cifra fino agli attuali 900 milioni richiesti.
Ecco come verranno ripartiti gli oneri per la costruzione del tunnel subacqueo, la cui consegna è prevista per l’anno 2029.
La parte strutturale ed architettonica sarà affidata al Building Workshop di Renzo Piano, mentre quella ingegneristica spetterà ad Autostrade per l’Italia, che si accollerà anche i costi di realizzazione. Tale responsabilità è stata pattuita dopo il rovinoso crollo del Ponte Morandi, risalente al agosto del 2018.
I 200 milioni di extracosti, però, saranno ripagati attraverso i pedaggi della rete, spalmati su tutto il territorio nazionale. Il 28 giugno le Istituzioni genovesi e liguri hanno stato ufficializzato l’avvio dei lavori delle opere propedeutiche agli scavi veri e propri , in presenza anche del viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi. Secondo il progetto, il tunnel subportuale si snoderà per ben 4,2 chilometri (3,4 dei quali sotterranei), e si svilupperà da San Benigno fino alla foce, passando sotto all’area del porto. In superficie, inoltre, verrà ricongiunta la Lanterna con l’area di Sampierdarena. Il Parco della Foce beneficerà di un’espansione verso nord, e verranno infine recuperate le mura storiche di corso Aurelio Saffi, da anni nascoste da numerose sovrastrutture.
Qualche mese addietro l’ammiraglio Sergio Liardo, direttore marittimo della Liguria, aveva espresso ampia soddisfazione per gli imminenti lavori al porto di Genova.
“L’opera serve alla città ed al suo porto“, aveva asserito. “Dovranno essere fatte tutte le valutazioni del caso, ma sono certo che le Istituzioni troveranno un modo per andare avanti. Ci occuperemo in una prima fase del monitoraggio dei carotaggi che verranno fatti dal mare, in modo che non ci siano interferenze con altre attività, mentre l’Autorità portuale controllerà la parte a terra. Sono contento: questa è una bella sfida, e mi preparerà ad affrontare anche altre sfide“.