Il dirigente d’azienda Fedele Confalonieri rompe il silenzio circa l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi.
Il presidente di Mfe (Media for Europe) – Mediaset Fedele Confalonieri ha svolto per molti anni il ruolo di spalla e consigliere strategico dell’ex leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.
L’imprenditore si è spento lo scorso 12 giugno all’età di 86 anni presso l’Ospedale San Raffaele di Milano circondato dai propri affetti e, smaltito l’impatto iniziale dello shock, ora sorgono alcuni quesiti piuttosto interessanti.
Uno su tutti, il contenuto del testamento redatto dal patrono di Fininvest, e conservato presso lo studio del Notaio Arrigo Roveda.
I figli ed i congiunti attendono da giorni l’apertura del documento, e le ultime disposizioni testamentarie di Silvio Berlusconi potrebbero riservare qualche sorpresa del tutto inaspettata, a partire dal destino dell’emittente privata, per non parlare degli eventuali lasciti extra a Marta Fascina e a Marco Di Nunzio. Fedele Confalonieri ha però smentito i rumors circa imponderabili colpi di scena, ed ha annunciato la data stimata per l’apertura del testamento.
Per quanto riguarda la progenie del defunto imprenditore, ognuno dei 5 figli deterrebbe ad oggi circa il 39% del 20% complessivo delle quote di Fininvest. Il Cavaliere possedeva invece il 61%, il cui 40% dovrebbe essere ripartito in parti uguali tra gli eredi.
Resta da stabilire l’assegnazione del rimanente 20%, nonché le disposizioni circa l’ex compagna Marta Fascina, non sposata con il politico e pertanto esclusa dalla successione. Secondo alcune indiscrezioni, Silvio Berlusconi avrebbe provveduto ad un’integrazione testamentaria a favore della stessa, con una cifra variabile dai 50 ai 100 milioni, e l’attribuzione di una villa. Per quanto riguarda la sorte del Monza, la squadra sarebbe stata messa in vendita. Un’altra incognita riguarda un ipotetico lascito straordinario a Marco Di Nunzio, candidato sindaco nel 2011 con la lista “Bunga bunga”, ed attualmente membro del Comites di Bogotà, in Colombia.
Lo storico collaboratore di Silvio Berlusconi è stato intercettato all’assemblea generale di Assolombardo i Lombardia, ed ha riferito in merito alle tempistiche per l’apertura del testamento: “Non c’è una data. Ipotizzo la prossima settimana. Non credo che ci saranno sorprese“.
Secondo il dirigente, Silvio Berlusconi non avrebbe dato adito ad alcun colpo di scena postumo: “Non parlo di questo, comunque no. Escluderei qualsiasi ripercussione in famiglia o sull’assetto delle azienda controllate o partecipate da Finivest“. Ai posteri dunque l’ardua sentenza.