I prezzi dei voli aerei sono fuori controllo: le Associazioni dei Consumatori richiedono chiarimenti alle principali compagnie.
L’estate ha decisamente preso piede, e milioni di italiani cominciano l’esodo verso le loro mete turistiche predilette.
Un toccasana per il turismo nazionale ed estero, soprattutto dopo un triennio di lockdown, crisi economica, inflazione e costi dei carburanti alle stelle.
Un recente report dell’Istat, però, evidenzia un’impennata nei prezzi dei biglietti delle principali compagnie, in particolar modo nelle tratte da Roma e Milano verso Catania, Palermo, Venezia e Cagliari.
Il garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo ha incontrato le 7 aziende maggiormente coinvolte nei rincari in data 4 luglio, e richiesto spiegazioni precise entro 10 giorni dal summit, data fissata per il 20 luglio venturo.
Saranno Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easy Jet, Neos e Wizz Air a dover rispondere dei rincari sui costi dei biglietti, stimati a maggio 2023 di circa il +40% su base annua.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale Consumatori, ha dichiarato: “I rialzi tendenziali di maggio sono stati anomali, e non solo per alcune rotte. In media, il trasporto passeggeri è rincarato del 37,9% su maggio 2022, mentre i voli nazionali sono decollati addirittura del 43,9%, più di quelli intercontinentali, fermi a +36,8%, a dimostrazione che la scusa del caro carburante non regge, e che si tratta di speculazioni“. Dona ha inoltre aggiunto: “Unica speranza è che l’Antitrust intervenga almeno laddove vi sono abusi di posizione dominante“. Nel frattempo, anche il Codacons si è attivato, reclamando controlli a tappeto nelle compagnie coinvolte nella presunta attività speculativa.
Solitamente, le compagnie low-cost vantano prezzi assai più concorrenziali rispetto ai voli di linea, ma Federconsumatori ha rilevato un aumento anomalo sui costi dei voli nazionali (+8%) e di quelli internazionali (+22%).
L’Osservatorio nazionale ha in ultima analisi stabilito che la convenienza dei vettori low-cost rispetto a quella delle compagnie tradizionali “si è assottigliata tanto, fino a sparire“. Carlo Rienzi di Codacons ha denunciato: “I prezzi dei biglietti aerei sono del tutto fuori controllo. Alcune tratte nazionali, nei periodi di maggiore richiesta, possono costare come un volo per gli Stati Uniti, e mediamente le tariffe sono salite negli ultimi mesi di oltre il 50% rispetto allo scorso anno. Tutto ciò nonostante i costi dell’energia siano crollati negli ultimi mesi, e i prezzi dei carburanti per il trasporto aereo abbiano registrato un calo superiore al 20%“.