Il testamento di Silvio Berlusconi parla chiaro: le disposizioni per Fininvest e le quote societarie della holding sono state rivelate.
Il notaio incaricato Arrigo Roveda ha aperto in data 5 luglio le disposizioni testamentarie dell’ex leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, datate 2 ottobre 2006. L’imprenditore aveva vergato il proprio testamento a mano su un blocco note color giallo paglierino, e recante l’intestazione Villa San Martino.
Silvio Berlusconi aveva inoltre redatto un ulteriore documento, contenuto in una busta non sigillata, e consegnato alla neo-vedova ufficiosa Marta Fascina. L’addetta alle pubbliche relazioni di Forza Italia ha quindi consegnato in data 5 luglio tale integrazione allo studio notarile.
Gli eredi hanno assistito alla lettura del testamento da remoto, e finalmente hanno conosciuto la ripartizione del patrimonio di famiglia secondo le ultime volontà del patriarca.
Nella busta conservata da Marta Fascina, invece, si legge una missiva privata diretta ai figli, ed ulteriori disposizioni da attuare dopo la sua dipartita: “Cara Marina, Pier Silvio, Barbara ed Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare, vi prego di prendere atto di quanto segue“, si legge nel documento. L’imprenditore ha di seguito disposto un lascito di 100 milioni di euro per Marta Fascina, uno al fratello Paolo di 100 milioni, ed un’ulteriore donazione a Marcello Dell’Utri di 30 milioni di euro: “Per il bene che gli ho voluto, e per quello che loro hanno voluto a me“.
Se Marcello Dell’Utri ha espresso la propria incredulità alla notizia del lascito – “Sono commosso, profondamente commosso” -, i rampolli della famiglia Berlusconi hanno finalmente scoperto le rispettive assegnazioni delle quote societarie.
A Pier Silvio e Marina Berlusconi sono toccate le fette maggioritarie di Fininvest: l’ex leader di destra ha infatti assegnato ad entrambi il suo terzo svincolato da obblighi, e da oggi deterranno assieme il 53% del gruppo con quote paritarie. Le rimanenti quote a disposizione sono state invece spartite tra Barbara, Eleonora e Luigi, e tale ripartizione colloca tutti gli eredi in perfetto equilibrio nella successione. Nessuno degli eredi, infatti, vanterà il controllo diretto in solitaria della holding, coerentemente con il desiderio di continuità espresso da Silvio Berlusconi.
Per quanto riguarda l’assegnazione di ville, appartamenti ed altre strutture immobiliari, il 60% di esse finirà nelle mani dei figli di primo letto Barbara e Pier Silvio, mentre il restante 40% è stato destinato ai 3 ultimogeniti, figli di Silvio Berlusconi e Veronica Lario.
Nel documento privato sottoscritto da Silvio Berlusconi si legge in calce l’affettuoso commiato: “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà“.