Addio Reddito di Cittadinanza: è arrivata la circolare Inps | Ecco chi perde il sussidio
Da luglio stop al Reddito di Cittadinanza: la nuova circolare dell’Inps elenca i primi esclusi dal sussidio di Stato.
L’Istituto di Previdenza Sociale ha diramato una circolare in cui fornisce chiarimenti dettagliati circa lo stop all’erogazione del Reddito di Cittadinanza, e richiama la recente legge di Bilancio, che ha stabilito il decadimento del sussidio al termine del 2023.
A partire dall’anno venturo, infatti, entreranno in vigore le nuove regole approvate nel decreto di maggio. Per quanto riguarda i giovani dai 18 ai 29 anni che vivono in famiglie percettrici del Reddito di Cittadinanza, nel caso in cui abbiano abbandonato gli studi prima dei 16 anni (senza completare il ciclo decennale di istruzione obbligatoria), essi non avranno diritto ad alcun sostegno da parte dell’Inps.
Inoltre, la circolare specifica: “La legge di bilancio 2023 è ulteriormente intervenuta sulla materia, stabilendo che la decadenza del Reddito di Cittadinanza interviene dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro congrua“.
L’offerta di lavoro può essere considerata valida solamente se rispetta alcuni principi di coerenza imprescindibili: ecco l’elenco completo, e di seguito le casistiche in cui l’erogazione verrà bloccata a partire dal mese di luglio.
Reddito di Cittadinanza: norme e precisazioni sulla composizione dei nuclei familiari
Come accennato in precedenza, il Reddito di Cittadinanza può essere sospeso nel caso in cui il richiedente respinga delle offerte di lavoro ritenute congrue. I parametri per la valutazione sono: la coerenza con le competenze maturate in precedenza, la distanza rispetto al luogo di residenza (entro gli 80 chilometri) e i tempi di trasferimento con i mezzi pubblici (non più di 100 minuti). Farà testo inoltre la durata della disoccupazione.
A partire dal 1 gennaio 2023, inoltre, il Reddito di Cittadinanza prevede un’erogazione del sussidio pari ad un massimo di 7 mesi: ricordiamo che, in precedenza, la copertura temporale del Reddito era di 18 mesi, rinnovabili dopo un mese di sospensione. Gli unici che continueranno a percepire liquidità, saranno i nuclei familiari con all’interno minorenni, disabili, oppure over 60. In tali casi, farà fede quanto stabilito nel decreto 4/2019; per tutti gli altri percettori, invece, la misura verrà definitivamente bloccata in data 31 dicembre 2023.
La spesa per il Reddito di Cittadinanza
La circolare Inps chiarisce infine che la spesa destinata al sussidio nel 2023 è stata ridotta di 958 milioni nel 2023.
I fondi restanti, infatti, sono confluiti nel “Fondo di sostegno per la povertà e per l’inclusione attiva”, come previsto recentemente dal Ministero del Lavoro. Da gennaio 2024, in alternativa, sarà possibile valutare le condizioni di adesione al nuovo Assegno Unico Universale.