Aumenti record sul prezzo della pizza: il cibo più amato degli italiani diventa inaccessibile a causa dei rincari sulle materie prime.
La pizza rappresenta sicuramente uno degli alimenti prediletti dagli italiani, ed ha raggiunto notevole popolarità in tutto il continente.
Rappresenta infatti una coccola per il palato, nonché uno sfizio gustoso da concedersi con regolarità, e le sue origini affondano nel passato del Meridione. Nata inizialmente come una sorta di focaccia schiacciata, la pizza si è via via arricchita di elementi aggiuntivi come olio, pomodoro, formaggi e pesce.
La prima versione della marinara sembrerebbe risalire addirittura al 1734 e, circa un secolo più tardi, si sarebbe evoluta nella più classica delle proposte in onore della reggente d’Italia Margherita di Savoia.
I recenti dati raccolti dall’agenzia di stampa Bloomberg, però, hanno evidenziato un rincaro nei prezzi delle singole materie prime che compongono questo pregiato cibo popolare. A dispetto del tasso medio di inflazione, che segna attualmente un +6,7%, una semplice margherita nel mese di giugno è stata venduta al +14% rispetto ai parametri dell’anno precedente.
Secondo l’analisi dell’Istat, i rincari sulla pizza sarebbero causati dall’impennata dei costi dei singoli ingredienti base. Nel caso della margherita, la farina nell’ultimo anno è salita del 6,8%, mentre i pomodori pelati costano il’12,8% in più sugli scaffali dei supermercati. Dati ancora più scoraggianti per la gustosa mozzarella, che nell’ultimo anno ha registrato il 17% in più sul prezzo finale al consumatore.
Il report di Bloomberg ha infine sottolineato un dato paradossale: costano meno le versioni fresche o surgelate industriali, rispetto alla genuina preparazione home-made. Le pizze in scatola, in effetti, sono aumentate “solo” del 7% rispetto ai rincari sulle componenti vendute singolarmente, e tale eventualità avrebbe fortemente inciso sul volume delle vendite complessive dell’ultimo anno, stimato intorno a 1,2 miliardi di euro. Con buona pace dei pizzaioli professionisti e dei titolari di attività.
Coldiretti ha stilato infine una resoconto: in Italia vengono sfornate circa 2,7 miliardi di pizze ogni anno, una quantità decisamente ragguardevole, e che testimonia il desiderio dei cittadini di mantenere viva la fiamma della tradizione popolare.
Ciò si traduce in circa 200 milioni di chili di farina, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa al pomodoro. Il gettito nel fatturato per le imprese della filiera arriva quindi a toccare a 15 miliardi di euro l’anno: un bottino che rischia di essere eroso da un ipotetico calo dei consumi… Oppure no?