L’Italia tra gli ultimi posti nella classifica che illustra i salari degli insegnanti nelle scuole: un triste traguardo.
Il problema della scuola è uno dei più sentiti in Italia, dove le strutture risultano spesso fatiscenti e gli insegnanti si trovano costretti a lavorare in condizioni precarie.
Ma non sono solo le strutture il punto debole dell’istruzione nostrana. A questo problema, infatti, vanno ad aggiungersi i salari degli insegnati, considerati tra i più bassi d’Europa.
I docenti italiani sono quelli che guadagnano meno in Europa, fanno peggio solo i paesi dell’Est Europa, che non hanno il Pil italiano, dall’Estonia alla Repubblica Ceca passando per la Polonia.
Strutture fatiscenti, aiuti quasi azzerati e pochi incentivi e finanziamenti per gli studenti italiani. Il problema dell’istruzione nel Bel Paese si fa sentire sempre più forte e a sottolinearne l’arretratezza ci ha pensato – qualora fosse stato necessario – anche uno studio effettuato dall’Education Price Index, che ha evidenziato come gli stipendi degli insegnanti italiani siano tra i più bassi.
Secondo i dati raccolti, i professori delle scuole italiane guadagnano poco più di 24mila euro ma, grazie alla recente riforma che dovrebbe aumentare le buste paga di 124 euro lordi mensili, il salario dovrebbe sfiorare i 26 mila. Un salario tuttavia molto basso se paragonato a quello di altri Paesi europei e di cui si è tornato a discutere in maniera animata dopo il rinnovo del contratto della scuola che ha portato di nuovo al centro del dibattito il tema del compenso del personale scolastico.
Secondo l’Education price index – lo studio pubblicato dalla banca online N26 che analizza, tra le implicazioni finanziarie legate alla scelta universitaria, anche lo stipendio medio lordo dei diversi professionisti in 50 Paesi nel mondo – i docenti italiani continueranno ad occupare solo la 31esima posizione del ranking nonostante l’aumento dei salari previsto dal governo. L’Italia risulta quasi alla pari della Spagna, che occupa il 29esimo posto della classifica con stipendi pari a 29mila euro annui.
27esimo posto per la Francia, dove i docenti percepiscono 30mila euro lordi, e 11esimo per la Germania con 43mila euro lordi all’anno. A godere degli stipendi più alti dell’Unione europea sono i docenti che lavorano in Danimarca, con uno stipendio di 51mila euro l’anno. Dopo l’Italia, invece, ci sono Portogallo – 21mila euro all’anno – e Grecia – 19900 euro all’anno. Fuori dall’UE, svetta la Svizzera dove i docenti vengono pagati quasi 80mila euro l’anno.