Aumento improvviso dei prezzi: la follia di Spotify | Gli abbonati non ci stanno
Spotify aumenta vertiginosamente i prezzi per i suoi abbonamenti. Gli utenti sono ormai indignati.
Ascoltare musica sembrerebbe l’ultima attività praticabile in questi tempi in cui la natura si prende gioco di noi attraverso piogge torrenziali, tornado e caldi torridi che non lasciano spazio ad altro se non al sommesso lamento di amici e parenti.
Sorte peggiore invece tocca all’artista che la musica la deve produrre. In un periodo estivo del genere sembra impossibile approcciare al lavoro creativo in modo puntuale. La deconcentrazione, il caldo, la mancanza di attenzione e le facili distrazioni ci catturano ora più che mai.
Ecco che la musica vive un altro spiacevole inconveniente in Italia con Spotify. Precedentemente, qualche mese fa, è stato Instagram a metterla in ginocchio. Ricorderete in tanti le settimane in cui i video sono stati mutati per una bega legale tra Meta e Siae. Eccoci di nuovo a parlare di musica e di social, ma al centro dei riflettori ora c’è Spotify.
Il social è praticamente lo strumento più utilizzato da giovani e giovanissimi per ascoltare la musica. All’epoca della sua uscita sul mercato, soppiantò di gran lunga YouTube. Successivamente, le due piattaforme hanno preso strade diverse. Infatti, adesso sarebbe riduttivo limitare l’esperienza di Spotify unicamente alla musica, fornita com’è di podcast, interviste e quant’altro.
L’aumento dei prezzi
Ciò che fa storcere il naso oggigiorno è la deriva che sta prendendo la piattaforma Spotify. Il motivo è presto detto: a partire da luglio, in Italia l’abbonamento sottoscritto costerà di più. Le ragioni alla base di questa decisione sono riportate di seguito, attraverso le parole dei responsabili della piattaforma: “Per poter continuare a innovare, stiamo modificando i nostri prezzi di abbonamento Premium in diversi mercati del mondo. Questi aggiornamenti ci permetteranno di continuare a creare valore per gli ascoltatori, per l’industria musicale e per i creator sulla nostra piattaforma”.
Ecco che il social mostra le novità del listino prezzi, aggiungendo che le innovazioni comprendono l’inserimento di una funzionalità AI.
Al di là del premium
Gli utenti si sono allarmati in massa poiché tra questi vi sono coloro che non hanno assolutamente sottoscritto un abbonamento. Anzi, gran parte dei giovani usufruisce di Spotify in modo gratuito, con lo svantaggio di ascoltare pubblicità e spam vari tra un brano scelto e l’altro.
Ciò che fa discutere più di tutte è la modalità “Student” che prevede il pagamento mensile di 5,99€. Insomma, una cifra da poco da fornire sull’unghia, ma corrispondente a circa 72€ in un anno. Cosa faranno gli studenti fuorisede che hanno necessità di conservare il proprio gruzzolo?