Il nuovo acquisto del Milan ha dichiarato di avere scelto i rossoneri rispetto al Barcellona
Il Milan ha rivoluzionato la propria rosa con un luglio che l’ha vista assoluta protagonista sul mercato, partito con la dolorosa ma necessaria cessione di Sandro Tonali e con il cambio di direttori sportivi dato l’addio di Paolo Maldini e di Ricky Massara. Per i rossoneri una ripartenza promettente per una stagione in cui la squadra del confermato Stefano Pioli proverà a tornare a vincere lo Scudetto.
Sono arrivati a parametro zero Sportiello, come secondo portiere dietro Magnan, e Luka Romero, prelevato dalla Lazio e subito in mostra nei primi test americani. Dal Chelsea due giovani di assoluta prospettiva, Pulisic come esterno d’attacco e Loftus-Cheek a creare scompiglio in mezzo al campo.
Rinnovato anche l’attacco con l’acquisto di Okafor, ingaggiato dal Salisburgo, e di Chukwueze, talento che era in forza al Villareal in Liga, squadra dove è andato invece a giocare in prestito il difensore centrale Gabbia.
Rinforzi importanti e a basso costo che vanno ad alzare il tasso tecnico di una rosa che punterà sull’imprevedibilità e sulla fantasia dei suoi giocatori ed è pronta a sorprendere in campionato e in Europa.
Tra i nuovi acquisti del Milan c’è anche Tijjani Reijnders, centrocampista arrivato dall’AZ Alkmaar. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’olandese ha detto di essere rimasto stupito dall’accoglienza: “Sono impressionato, dal primo giorno. Ho capito subito di essere in un grande club. Vedere come ci supportano i tifosi è molto bello. Io poi da piccolo ho sempre visto il Milan in tv, da solo o assieme a mio papà, ho sempre saputo che il Milan era un grande club“.
Conferma poi che su di lui c’era anche il forte interesse del Barcellona: “Ho ricevuto una chiamata anche da Xavi ma io avevo fatto la mia scelta. Avevo parlato con Moncada e con Pioli e a quel punto avevo già deciso, anche con la mia famiglia“.
Specifica poi che tipo di giocatore è in mezzo al campo: A me piace giocare da numero 8, da mezzala. La cosa che faccio meglio è essere un giocatore box to box, efficace difensivamente e nell’altra metà campo. Mi piace aiutare a costruire il gioco, essere un giocatore creativo“.
Rivela, infine, di non sentire pressioni riguardo al duro compito di sostituire quello che è stato un giocatore importante per la piazza come Tonali: “Sinceramente non avverto pressione, voglio essere me stesso dentro e fuori dal campo“.