Osimhen pronto a ricevere un’offerta senza precedenti, il suo futuro con il Napoli è appeso a un filo
Il Napoli ha iniziato la preparazione in vista dell’inizio di campionato, subito con il caloroso sostegno della tifoseria che ha seguito in massa la squadra in ritiro e che sta aspettando da parte del presidente Aurelio De Laurentis i primi movimenti in entrata per rinforzare la rosa e consegnare al nuovo allenatore Rudi Garcia un parco giocatori importante per cercare di confermarsi campioni d’Italia.
Il motivo di questo ritardo è dettato anche dall’addio di Cristiano Giuntoli come direttore sportivo, che si è accasato alla Juventus, oltre al fatto che la rosa non ha subito una rivoluzione totale come è avvenuto la scorsa estate, motivo per cui c’è meno fretta di intervenire.
L’obiettivo principale al momento è quello di trovare un degno sostituto di Kim, che ha firmato con il Bayern Monaco per una cifra di 40 milioni, corrispondente alla clausola rescissoria pattuita al momento del suo ingaggio un anno fa.
Il nome più gettonato è quello di Max Kilman del Wolverhampton ma nelle ultime ore sta prendendo quota l’ipotesi di un profilo più economico, quello di Trevoh Chalobah del Chelsea. La società sta prendendo tempo per valutare.
L’attesa è dettata anche dalla possibile maxi offerta che potrebbe arrivare dall’Arabia Saudita per il bomber Victor Osimhen che consentirebbe alla dirigenza di avere un tesoretto enorme da reinvestire. Il prezzo fissato da De Laurentis è di duecento milioni.
Loic Tanzi de L’Equipe ha dichiarato che l’Al-Hilal, dopo il tentativo fallito di ingaggiare Mbappè, sta spostando l’attenzione sul centravanti nigeriano del Napoli e l’offerta potrebbe arrivare a breve mettendo a dura prova la resistenza del giocatore.
Intanto come vice Di Lorenzo potrebbe arrivare dal Verona Faraoni, giocatore duttile e che ha dimostrato di avere un rendimento da squadra di alta classifica, mentre si valuta con la Fiorentina uno scambio tra Castrovilli e Demme, ai margini del progetto tecnico partenopeo.
Giocatori che non suscitano l’entusiasmo della piazza ma che sarebbero funzionali al doppio importante impegno stagionale, con la volontà di confermarsi ai massimi livelli sia in Italia che in Europa e con la necessità, di conseguenza, di avere seconde linee che garantiscano affidabilità e prestazioni sufficienti.