Kevin Spacey è stato assolto: 4 anni dopo ecco la sentenza | Le accuse pesantissime
Dopo la prima sentenza di non colpevolezza negli USA, per Kevin Spacey arriva il verdetto da Londra: scagionato da tutti i capi d’accusa.
Il 2 volte Premio Oscar Kevin Spacey – per “I soliti sospetti” e “American Beauty – può finalmente festeggiare la fine di un’interminabile odissea, che lo vedeva accusato di crimini infamanti dal lontano 2017.
Il talentuoso interprete hollywoodiano era stato travolto retroattivamente dagli strascichi del movimento “MeToo”, e accusato di episodi di molestie e pedofilia in un periodo compreso tra il 2001 e il 2013, quando rivestiva il ruolo di direttore artistico dell’Old Vic Teathre di Londra.
Dopo la prima assoluzione negli States per le accuse di competenza nazionale, Kevin Spacey ha affrontato un nuovo processo a Londra, con 9 capi d’accusa a pendere sul suo capo. L’attore si è subito dichiarato non colpevole per ognuno di essi, ed ha presenziato ad ognuna delle udienze, durante le 5 settimane in cui il processo si è articolato.
Kevin Spacey ha alla fine ascoltato con aria pensosa il verdetto: il 64enne è stato scagionato da tutti i capi di imputazione e, fuori dal Tribunale, si è lasciato andare ad un soffocato pianto liberatorio, al termine del quale ha ringraziato i propri legali.
Il processo a Kevin Spacey
L’attore era stato accusato, tra gli altri capi, di aggressione sessuale, aggressione e di aver indotto un uomo a praticare attività sessuale penetrativa senza consenso.
Tre degli accusatori hanno riferito di esser stati palpeggiati indebitamente dall’imputato, mentre un quarto ha dichiarato di aver subito passivamente, e contro la sua volontà, del sesso orale nell’appartamento londinese dell’interprete. Kevin Spacey al riguardo ha rammentato che l’uomo, all’epoca, aveva trascorso con lui una serata piacevole, ma che aveva manifestato disagio durante l’atto, ed aveva abbandonato l’appartamento subito dopo il rendez vous intimo. L’avvocato difensore Patrick Gibb ha sostenuto, ai danni dell’accusatore: “Non ha mai detto di no“. L’attore ha potuto contare su testimoni della difesa eccezionali, ovvero il cantante Elton John, il marito David Furnish e l’attore di “Dead Poet Society” Robert Sean Leonard.
La testimonianza di Kevin Spacey e la sentenza
In seguito allo scandalo che ha travolto la sua carriera, Kevin Spacey ha perduto molti ingaggi, ed è stato automaticamente esiliato dal circuito dello star-system mondiale.
In aula ha ricordato quel periodo buio: “Il mio mondo è esploso. C’è stata una corsa a giudicarmi, ho perso il mio lavoro, ho perso la mia reputazione, ho perso tutto nel giro di pochi giorni“. Mercoledì 27 luglio, l’avvocato difensore ha compiuto la sua arringa finale di fronte alla corte, sostenendo: “Se siete sicuri che sia colpevole, lo condannerete. E se siete meno che sicuri, sarà vostro dovere – e forse anche piacere – dichiararlo non colpevole“. Il martelletto del giudice ha infine decretato la sentenza, ed ha sancito il termine di un incubo giudiziario difficile da archiviare, sia nella memoria dell’attore, che in quella dei fan.