Quanto costa acquistare casa in Italia? Gli ultimi dati sui mutui rivelano che il Bel Paese ha i tassi peggiori d’Europa.
Acquistare casa è sempre una grande conquista per coloro che riescono a coronare il sogno di una vita. Ma quanto è difficile comprare casa in Italia?
I dati degli ultimi anni rivelano che i tassi del nostro Paese sono nettamente superiori a quelli del resto d’Europa.
Ma perché una tale disparità? La spiegazione non è ancora chiara, mentre i dati evidenziano come i tassi dei mutui italiani siano cresciuti negli ultimi anni.
Nel 2021 i tassi dei mutui in Italia erano allineati al resto d’Europa. Secondo il Centro studi di Unimpresa, due anni addietro le condizioni praticate dalle banche per il credito immobiliare erano sostanzialmente simili a quelle dei principali paesi europei: in Italia il tasso medio era all’1,40%, superiori di soli 8 punti base rispetto alla Germania (1,32%), di 2 punti base alla Spagna (1,38%), di 30 punti base rispetto alla Francia (1,10%), di 18 punti base rispetto all’Austria (1,22%) e di 60 punti base rispetto al Portogallo (0,80%).
L’anno successivo, però, qualcosa è cambiato e nel 2022 si è verificato un primo allargamento, che va a collegarsi alla stretta monetaria nell’area euro. In Italia, quindi, il tasso medio era del 3,34%, mentre in Germania era al 3,52% (-18 punti base), in Spagna al 2,91% (+43 punti base), in Francia al 2,05% (+129 punti base), in Austria al 2,86% (+48 punti base), in Portogallo al 3,30% (+4 punti base).
Dunque, se nel 2021 nel nostro Paese si acquistava una casa con mutuo a un tasso medio dell’1,40% – a condizioni sostanzialmente simili al resto d’Europa – due anni dopo si è creato un “divario che non sembra trovare alcuna giustificazione nelle logiche di mercato né per quanto concerne i rischi, rimasti inalterati”. Unimpresa, quindi, ha sottolineato come acquistare casa in Italia sia diventato più complicato rispetto agli altri Paesi del Vecchio continente.
Nel 2023 in Italia il tasso medio sui nuovi mutui si è attestato al 4,23%, il più alto fra i principali paesi dell’eurozona: in Germania e in Spagna era al 3,71% con uno spread di 52 punti base, in Francia al 2,88% con un divario di 135 punti base, in Austria al 3,86% con un differenziale di 37 punti e in Portogallo al 4,14% con un gap di 9 punti. Le condizioni per acquistare un immobile, dunque, risultano essere nettamente favorevoli lontano dai confini italiani.