Il mondo della scuola messo in ginocchio dagli hacker, 8 scuole su 10 colpite nel 2022
La scuola è stata attaccata dagli hacker innumerevoli volte nel corso del 2022. Scopri cos’è successo.
Gli attacchi informatici costituiscono il grande problema di questo secolo. La tecnologia è in effetti qualcosa di positivo, che facilita l’agire e il vivere umano, ma talvolta può trasformarsi in uno strumento nelle mani degli individui sbagliati.
Non solo la sanità e la pubblica amministrazione, ma anche il settore dell’istruzione sta affrontando crescenti sfide legate alla sicurezza informatica. Si verificano sempre più violazioni presso istituti scolastici di livello inferiore e superiore, come confermato da una recente indagine condotta dall’agenzia di sicurezza informatica Sophos.
Prima di procedere oltre con la storia di quanto è capitato, è bene ricordare che la cybersicurezza è strettamente connesso con il cybercrimine. Questo ha avuto una storia piuttosto turbolenta, soprattutto se si pensa che il primo vero hackeraggio della storia sia avvenuto nei lontani anni ’70 e non per motivi economici.
Solo dagli anni ’80 in poi l’hacker truffaldino colpisce per ricevere denaro in cambio. Si è recentemente diffusa anche la notizia di un nuovo tipo di hackeraggio: la clonazione della voce di un individuo, con lo scopo di telefonare i parenti e chiedere un riscatto per un rapimento che è solo simulato.
La scuola è a rischio
Secondo i dati emersi dalla ricerca Sophos, l’80% delle scuole di livello inferiore e il 79% delle scuole di livello superiore intervistate in Europa, Asia e America hanno subito almeno un attacco ransomware, una forma di virus. Questi numeri rappresentano un incremento del 64% rispetto all’anno precedente, il che evidenzia l’urgente necessità di affrontare il problema della sicurezza informatica nelle istituzioni educative.
In particolare, il settore dell’istruzione ha registrato una delle più alte percentuali di pagamento dei riscatti: il 56% delle scuole superiori e il 47% delle scuole inferiori ha accettato di versare le somme richieste dai cybercriminali. Insomma, a nulla sono valse le proteste dei genitori, degli insegnanti.
I danni economici
Gli danni economici subiti dalle scuole superiori che hanno ceduto all’estorsione ammontano a 1,31 milioni di dollari. Per gli istituti inferiori, il costo medio è stato di 2,18 milioni di dollari per coloro che hanno pagato il riscatto, mentre chi ha resistito ha speso 1,37 milioni di dollari per il ripristino dei sistemi.
Tutto questo non solo è svilente da un punto di vista etico ed economico, ma anche da un punto di vista strettamente professionale. Gli istituti colpiti dagli attacchi hanno dovuto faticare per poter ripristinare il normale svolgimento delle lezioni.