Brescia, maltratta la moglie ma il pm lo assolve: “È nato in Bangladesh, è la sua cultura”
Una donna denuncia maltrattamenti ma il pm di Brescia chiede l’assoluzione dell’uomo accusato.
“La legge non ammette ignoranza”. Nulla di più lontano dalla realtà, secondo il pm di Brescia che richiede l’assoluzione dell’uomo accusato di violenza e maltrattamenti ai danni della donna ed ex moglie. A sostegno di tale posizione, il pm chiama in causa la cultura dell’uomo.
Non è la prima volta che in Italia si arriva a difendere chi della violenza si macchia, specie quando dall’altra parte vi è una persona socializzata donna, che denuncia la violenza subita. In molti casi, si arriva addirittura a negare l’esistenza della violenza di genere.
La scarsità di dati non aiuta in tal senso. Secondo Openpolis, l’85,3% dei femminicidi è commesso da un familiare o un partner (dati aggiornati al 2021). In Italia, inoltre, non esiste una legge specifica per il femminicidio, dunque il diritto italiano non contempla una distinzione tra omicidio per ragioni di genere e l’omicidio di un individuo.
Nel caso riportato qui, fortunatamente non vi è una vittima deceduta. Tuttavia, come spesso accade, vi è una vittima che ha subito una duplice violenza: il maltrattamento del marito prima, il quale l’aveva acquistata come schiava e, in sede di tribunale, la visione miope di un pm che legittima il comportamento del marito.
Le dichiarazioni del pm di Brescia
“I contegni di compressione delle libertà morali e materiali della parte offesa da parte dell’imputato sono il frutto dell’impianto culturale e non della sua volontà di annichilire e svilire la coniuge per conseguire la supremazia della medesima”. Queste le parole del pm di Brescia che chiede l’assoluzione di un uomo colpevole di maltrattamenti.
L’uomo è originario del Bangladesh, per cui, secondo il pm bresciano, la cultura retrograda, misogina e sessista che permea alcune società sarebbe un’attenuante per le violenze subite dalle donne. Elvira Banotti avrebbe avuto molto da dire in merito, ma fortunatamente è intervenuto il procuratore Francesco Prete, condannando la decisione del collega di assolvere l’imputato. La procura si dissocia totalmente.
La reazione della donna denunciante
Ciò che sconcerta chi si è pronunciato sull’accaduto è il fatto che il pm di Brescia avrebbe dunque date per vere le violenze perpetrate ai danni della donna, ma nonostante ciò, non le abbia tenute in gran conto. In sostanza, la donna è stata considerata in questa sede un elemento passivo incaricato di subire le isterie dell’ex marito.
La donna è italiana, ma nata in Bangladesh, eppure la sua cultura non ha ottuso il suo giudizio, portandola, finalmente, a denunciare i maltrattamenti nel 2019. Quando è venuta a sapere della decisione del pm, ha reagito: “Dove sono la giustizia e la protezione? Per voi sono solo una bengalese che non merita nulla”.