Giacomo Urtis è stato segnalato per un post sui social ritenuto offensivo. Scopriamo la verità.
In molti potrebbero non conoscere la figura di Giacomo Urtis all’interno del panorama italiano della televisione, tuttavia parliamo di un vip che ha partecipato a numerosi reality show, tra cui il Grande Fratello. Recentemente, qualche mese fa, ha anche partecipato a una puntata di Belve.
Questo format è gestito magistralmente da Francesca Fagnani. Si tratta di un programma in cui la conduttrice intervista personaggi ritenuti scomodi o ai margini della società o, addirittura, ritenuti sui generis dai più. Anche le domande poste da Fagnani sono frizzanti, all’altezza di chi intervista.
A marzo, dunque, Urtis si reca lì. Le domande di Fagnani cercano di spiazzare spesso l’ospite, ma senza successo. Vengono affrontati diversi temi, tra cui l’orientamento sessuale di Urtis e le sue relazioni personali con alcuni personaggi dello spettacolo.
Quando si parla del suo rapporto con Fabrizio Corona, Urtis svicola, ma ammette ci sia stata dell’intimità tra i due. Non solo, in molti potrebbero conoscere l’ex amante di Giacomo: Jessica Alves, in passato conosciuta come il “Ken umano”. All’epoca, la notizia destò scandalo per i ripetuti interventi a cui Alves si sottopose.
Giacomo è un chirurgo estetico dell’età di 45 anni. Ciò che nell’opinione pubblica ha destato scandalo è il fatto che il passing di costui sia molto vicino al classico canone estetico di donna. Tuttavia, Giacomo conferma di volere che ci si riferisca a lui con i pronomi maschili e che il suo aspetto esteriore sia manifestazione di una fluidità di genere.
Fin qui, tutto bene. Ciò che sta capitando adesso però è incredibile: l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” l’ha però segnalato all’ordine dei Medici per una foto che ha postato sui social. Il contenuto è stato catalogato dall’ente scandaloso, ma soprattutto “Lesivo del decoro della professione medica”.
L’ex gieffino non ha replicato per nulla sulla vicenda. Parrebbe aver incassato senza fiatare. Tuttavia, arriva la pronta risposta dell’Ordine che così liquida la situazione: “Va fatta agli Ordini provinciali dei medici. Noi come Federazione nazionale degli Ordini non abbiamo giurisdizione sui singoli iscritti, solo sui presidenti”.
La vicenda è attualmente sospesa in un limbo. C’è chi porta avanti le istanze dell’articolo 1 del Codice Deontologico, sottolineando quanto debba essere ineccepibile la condotta del medico al di fuori dell’esercizio professionale; ma c’è anche chi, invece, auspicherebbe una maggiore libertà d’espressione, scevra da pregiudizi. E tu, che ne pensi?