In Brasile è stato scoperto il primo quattro zampe ibrido tra un cane e una volpe selvatica: gli scienziati sostengono non sia un buon segno.
Dopo due anni di ricerche e test genetici, in Brasile è stata confermata la scoperta di un primo animale ibrido tra un cane e una volpe della pampa.
Le ricerche e gli studi sono iniziati quando l’animale è stato investito e presentava nei confronti dei medici atteggiamenti a metà tra quelli tipici di un cane e di un animale selvatico.
Dall’aspetto che richiama caratteristiche del cane ed altre della volpe, l’animale è in assoluto il primo esemplare esistente. Ma secondo gli studiosi potrebbe non essere l’unico.
Due anni fa, un animale che presentava caratteristiche a metà tra un cane e una volpe è stato investito. Portato dai medici veterinari per gli accertamenti del caso, ha presentato delle caratteristiche che non rispondevano in toto a quelle di un cane. Ad esempio non amava il cibo e preferiva i roditori vivi, abbaiava come un cane ma aveva un pelo simile a quello di una volpe. Particolare anche negli atteggiamenti, l’animale era inizialmente cauto con gli esseri umani ma, dopo un po’ di tempo in loro compagnia, si avvicinava.
I medici che lo hanno avuto in cura non sono riusciti inizialmente a capire di che tipo di animale si trattasse, così sono iniziate le ricerche più approfondite dalle quali sono emerse risultati che forse nessuno si aspettava. L’animale, il cui nome è “graxorra” e “dogxim” – sostantivi che si riferiscono ai nomi portoghesi della volpe della pampa e del cane femmina – è stato quindi analizzato a fondo e i test genetici hanno evidenziato come fosse il primo esemplare in assoluto nel continente di ibrido tra cane e volpe.
Secondo gli studiosi e i ricercatori che si sono occupati del caso, benchè la scoperta di questo primo animale ibrido tra cane e volpe sia assolutamente sensazionale, non rappresenta un buon segno per la fauna selvatica a causa del rischio di introgressione e di trasmissione di malattie da parte del cane.
L’animale, quindi, è stato castrato come parte del suo trattamento, ma gli studiosi non escludono che si sia potuto riprodurre prima dell’incidente e della successiva ricerca avviata dagli studiosi. Il dogxim, che era stato trasferito al centro di conservazione Mantenedouro São Braz nella città di Santa Maria, è deceduto alcuni mesi fa.