Tecnologia

Google aggiorna il chatbot Bard, ma gli utenti sono preoccupati per la loro privacy

Google Bard AI (Depositphotos) – CronacaLive.it

Ancora preoccupazioni per la privacy da parte degli utenti dell’Ai di Google: Bard.

Le intelligenze artificiali esistono da quando esistono alcuni software specializzati in servizi artistici e creativi. Un esempio è Photoshop, che si serve di un sistema Ai per agevolare il lavoro di grafici e illustratori digitali. Un ulteriore esempio è Unreal Engine o Da Vinci Resolve, programmi per videomaker e modellatori 3D.

Il problema dunque delle Ai non risiede nella loro intrinseca esistenza, bensì nell’uso che ultimamente se ne sta facendo, penalizzando il lavoro e lo sforzo creativo umano. La tecnologia nasce con lo scopo di facilitare la vita all’essere umano, ma non per sostituirvisi.

I nuovi sistemi di intelligenza artificiale stanno progressivamente ponendosi sul mercato come una valida alternativa all’ingegno umano. Un esempio ci è dato persino dalle grandi aziende artistiche come Disney, la quale, in occasione della serie tv “Secret Invasion” si è servita di un’Ai per la creazione di un video animato che fungesse da sigla.

Ciò ha come conseguenza logica e inevitabile il progressivo rigetto del lavoro umano, a vantaggio del più economico e rapido sistema di generazione artificiale dei chatbot.

Google Bard: l’aggiornamento spaventa

Recentemente, Google ha lanciato sul mercato la sua Ai personale, in modo da poter competere con i colossi di Open Ai e simili. Si chiama Bard e negli ultimi giorni è stata aggiornata non senza destare sospetti e panico da parte degli utenti che ne fanno uso.

Difatti, l’upgrade di Bard consiste in un collegamento diretto tra Ai e casella postale di coloro che ne usufruiscono. L’intento è quello di garantire servizi utili per lo smistamento di mail, informazioni, ricorrenze, eventi e altro. Un po’ come accade in Her” con Joaquin Phoenix, Bard potrebbe riassumere a voce per noi il contenuto delle nostre email.

Google Bard e la sicurezza (Fonte Depositphotos) – CronacaLive.it

Privacy e uso dei dati personali

L’update ha sollevato dunque legittime preoccupazioni relative alla privacy e all’suo dei dati personali da parte dell’Ai. Google ha cercato di rassicurare gli utenti affermando che le informazioni accessibili da Bard non saranno utilizzate per il famoso sistema di machine learning.

Inoltre, l’utente – afferma Google – dovrebbe avere un controllo totale su queste nuove funzionalità, potendo dunque e in ogni momento desiderato, attivarle o disattivarle. Gli aggiornamenti sarebbero dunque all’insegna di una facilitazione della comunicazione dei propri utenti.