Come fermare i segni del tempo senza ricorrere alla chirurgia estetica? Tutto quello che c’è da sapere sui trattamenti preventivi.
“Ogni ruga sui nostri volti è una storia vissuta con coraggio, con orgoglio, sorriso, pianto, amore – diceva Alda Merini – . Sono come le parole d’un libro aperto sfogliato dal tempo davanti agli occhi del mondo”.
Con buona pace della scrittrice, però, sono sempre meno le donne che scelgono di non ricorrere alla chirurgia estetica per fermare i segni del tempo sulla pelle.
Per evitare, tuttavia, l’intervento del chirurgo, sono stati messi a punto una serie di interventi studiati ad hoc per ogni età al fine di arrivare dopo i 50 anni con una pelle da…20enne!
In estetica, con il termine stacking, si intendono tutta una serie di interventi di estetica che sono atti a prevenire l’uso della chirurgia. In pratica, sono stati studiati dei trattamenti per ogni età al fine di preservare la pelle, prevenire le rughe e mantenere elasticità e tonicità che, con lo scorrere degli anni, vengono solitamente meno. Sin dai 25-30 anni, dunque, ci si può sottoporre ai dei trattamenti più o meno invasivi che permetteranno, una volta arrivate a 60 anni, di sfoggiare una cute da far invidia a chiunque.
La dottoressa Maria Gabriella Di Russo, specialista in idrologia, medico estetico e membro comitato scientifico Agorà Milano, ha messo a punto un programma per tutte le donne che, superati i 20 anni, vogliono curare al meglio la loro pelle. Per coloro che hanno un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, la medicina estetica preventiva prevede peeling superficiali a base di acido mandelico da effettuare in due cicli all’anno da tre sedute ciascuno. Chi teme gli aghi, invece, può optare per PRX T33, che è una biostimolazione chimica senza aghi, non invasiva e indolore, utile per idratare in profondità, ristrutturare la pelle e donarle lucentezza e tonicità.
Alla soglia dei 40 anni, invece, i trattamenti estetici preventivi sono stati studiati per stimolare il turn over cellulare e sostenere l’impalcatura dei tessuti al fine di intervenire nei punti critici nel modo più performante. Uno dei trattamenti più diffusi a questa età è la carbossiterapia, che somministra Co2 per via sottocutanea con lo scopo di tonificare e ridensificare la pelle del viso, del collo e del décolleté. Può essere anche associata al filler a base di acido ialuronico a diversa concentrazione o alla tossina botulinica per rendere le rughe meno evidenti e profonde. per evitare che le rughe diventino più profonde.
A 50 anni, invece, i trattamenti utili a prevenire l’invecchiamento della pelle sono studiati per donare idratazione alla pelle ed accelerare il ricambio cellulare che, con il passare dell’età, tende a rallentare. In questa fase, per la cura della pelle, sono consigliati cicli periodici di carbossiterapia da alternare a micro-iniezioni bio-ristrutturanti.