Il progetto di Musk fa preoccupare scienziati e animalisti. Sono morte 12 scimmie sane.
Neuralink è una start up fondata da Elon Musk e altri finanziatori meno noti nell’ormai distante 2016. Gli imprenditori alleati in questa missione sono esperti di neuroscienze e biotecnologia, infatti la società si propone come fautrice di una soluzione per quanti soffrono di problemi motori o neurodegenerativi che sfociano in paralisi.
Così posta, l’azione di Neuralink si mostra come una boccata d’aria fresca e un baluardo per il progresso civile della società. Il mezzo attraverso cui la società si fa promotrice del cambiamento è un chip particolare, che bisogna innestare all’interno della corteccia cerebrale dei soggetti.
Tramite questo chip, sarebbe dunque possibile connettere cervello e impulsi motori, grazie a una complessa intermediazione via internet. Gli affetti da SLA e paralisi si erano detti entusiasti del progetto, benché, come ha sottolineato Musk stesso, il procedimento dell’installazione del chip sia difficoltoso.
Ciononostante, recentemente l’Fda aveva dato il via libera a Elon Musk per procedere con la sperimentazione umana. Data tuttavia la pericolosità dell’intervento, il limite massimo dei campioni a disposizione di Neuralink sarebbe dovuto essere inferiore o pari a 10. Recenti novità mettono però a repentaglio l’esperimento.
Potrebbero esserci novità per quel che riguarda la sperimentazione umana, forse approvata in modo illegittimo. Stando alle accuse di alcuni scienziati eminenti, Neuralink sarebbe responsabile della morte di ben 12 scimmie sane, morte nel corso della fase precedente della sperimentazione scientifica.
La risposta a tali accuse giunge proprio dal CEO di Tesla, il quale nega tassativamente la morte degli animali. Anzi, sostiene che le scimmie adoperate per gli esperimenti fossero animali già in fase terminale o in procinto di morire: “Nessuna scimmia è morta a causa di un impianto Neuralink” assicura, infatti, sull’ex Twitter.
Le accuse degli scienziati fanno molto rumore. E non restano inascoltate, infatti il Physicians Committee for Responsible Medicine ha aperto un’indagine. “I documenti pubblici dell’Università della California dove Neuralink ha condotto esperimenti sulle scimmie tra il 2017 e il 2020, rivelano che l’impianto del dispositivo dell’azienda ha causato effetti debilitanti sulla salute delle scimmie, con conseguente eutanasia.”
L’organizzazione, inoltre, ha raccolto le dichiarazioni di Elon Musk, tramite le quali rassicurava comunità scientifica, investitori e aspiranti campioni della sperimentazione, reputandole fuorvianti e false. Le 12 scimmie morte sarebbero dunque state precedentemente sane.