L’attore Tom Hanks si ritrova in un video sul web a sponsorizzare un dentista. A sua insaputa.
Succede a Tom Hanks qualche giorno fa. Scrollando la sua home social ha trovato una versione di sé che sponsorizzava un dentista, con tanto di piano odontoiatrico minuziosamente esposto tramite reel. La prima reazione dell’attore è stata chiaramente pubblicare un post sulla sua pagina ufficiale in cui spiegava l’accaduto.
Nello specifico, Tom Hanks ha sottolineato di non aver partecipato a nessuno spot del genere. Quindi, il suo volto è finito lì perché clonato da una intelligenza artificiale. Sostanzialmente, è stata usata la faccia di Tom Hanks, un attore famoso hollywoodiano, senza pagargli i diritti.
Oltre a corrispondere a un furto di identità, in questo caso si parla anche di sfruttamento dell’immagine. La presenza di Tom Hanks all’interno dello spot ha sicuramente favorito la conoscenza e la diffusione di questo studio dentistico, dal momento che a sponsorizzarlo era un attore così famoso e benvoluto.
Il ritorno economico c’è stato e tutto a costo zero, perché il volto di Hanks è stato generato con l’Ai. Il mondo del web è sconvolto, ma in verità il “furto” si ripete ogni volta che qualcuno decide di usare le Ai per generare delle illustrazioni: il materiale preesistente (come la faccia di Tom Hanks) deriva da un lavoro pregresso di un artista in carne e ossa.
Come Tom Hanks, anche altre star hollywoodiane, e non solo, si sono dette preoccupate dell’incidenza delle Ai nel nostro quotidiano. Nello specifico, le star lo sono per due ragioni: le fake news che potrebbero mettere a repentaglio la loro reputazione; la perdita economica che comporta il cedere il proprio volto gratuitamente e senza consenso.
Keira Knightly aveva tempo fa proposto di porre il copyright sul proprio volto, in modo tale da poterla scampare e non farsi trovare dall’Ai. Tuttavia, questa sarebbe una soluzione riduttiva, perché, oltre alle questioni legali, etiche e professionali, vi è una più grande preoccupazione: quella artistica.
La performance artistica si lega strettamente all’attore che lavora all’interpretazione di un personaggio. Tuttavia, fanno notare le star hollywoodiane, con l’avvento dell’Ai si va a svilire vertiginosamente il suo lavoro. Da un momento all’altro sarebbe possibile sostituirlo usando l’Ai per ricavarne il volto. Anche una volta deceduto.
Zelda Williams, figlia di Robin Williams, parla dell’uso estensivo dell’Ai in questo senso, sebbene ritenga di non essere oggettiva sull’argomento: “Da anni sono testimone di come molti stiano allenando questi modelli per ricreare attori senza il loro consenso, come con mio padre. Ho sentito un’Ai usare la ‘voce’ di mio padre e lo trovo molto disturbante, ma le conseguenze di tutto ciò vanno ben oltre i miei sentimenti personali”.