Niente più glitter nei cosmetici: l’Unione Europea abolisce tutte le microplastiche aggiunte intenzionalmente in ambito cosmetico (e non solo).
L’ambiente deve essere salvato dall’uomo e dai prodotti che quest’ultimo ha messo in circolazione negli ultimi anni.
L’Unione Europea è intenzionata a ridurre del 30 per cento l’inquinamento da microplastiche entro il 2030 e, proprio in virtù di questo obiettivo, è stata varata una importante restrizione che riguarda le aziende di cosmetica (e non solo).
Lo scorso 25 settembre, dunque, è stato deciso il divieto di utilizzo di una serie di microplastiche: le nuove norme entreranno in vigore entro 20 giorni. Ecco di cosa si tratta.
Con il termine microplastica si intendono piccole particelle di materiale plastico, solitamente più piccole di un millimetro. Sono proprio queste ad essere una delle principali cause di inquinamento e costituiscono un reale pericolo per l’ambiente e per l’uomo. Lo scorso 28 settembre, è stata annunciata la notizia shock riguardante la presenza di microplastiche anche sulle nuvole e questo basta a rendere il tema dell’inquinamento uno dei più urgenti da affrontare.
L’Unione Europea, al fine di riuscire a ridurre del 30 per cento l’inquinamento da microplastica entro il 2030, ha varato una restrizione che coinvolge tantissime aziende, in particolare quelle impiegate nel settore cosmetico. La Commissione ha deciso di abolire tutte le microplastiche: ne sono un esempio i glitter e tutti quei “prodotti contenenti microplastiche aggiunte intenzionalmente e che liberano microplastiche quando utilizzati”. Il divieto coinvolge, dunque, in particolare le aziende di cosmetici, giocattoli, rivestimenti sportivi, detergenti, pesticidi, fertilizzanti e medicinali.
La restrizione varata dall’Unione Europea entrerà in vigore tra venti giorni per permettere alle aziende di adattarsi nel migliore dei modi alle nuove regole. Le nuove norme in materia di microplastiche impongono il divieto assoluto di aggiungere micrograni-perle e glitter sciolti nei cosmetici. Non si troveranno più questo genere di microplastiche negli scrub, nei rossetti e nei fondotinta, ma anche negli eyeliner, nei mascara, negli ombretti, nei deodoranti, nelle creme per il corpo o negli smalti per le unghie.
Non solo il settore della cosmetica, però, è stato colpito dal divieto di utilizzo di microplastiche. Anche chi produce campi di calcetto o parchi-giochi dei bambini dovrà attenersi a queste norme evitando di usare materiale granulare per le superfici sportive artificiali. A doversi attenere alle nuove norme, inoltre, sono anche le aziende di giocattoli, di fertilizzanti e prodotti fitosanitari, di medicinali e dispositivi medici e coloro che producono detergenti e ammorbidenti.