Nuovo caso di stupro di gruppo a Torino ai danni di una ventenne per mano di sei giovani: ecco cosa è accaduto.
L’ennesimo fatto di cronaca riguarda la violenza subita da una 20enne da parte di sei giovani la cui età è compresa tra i 18 e i 23 anni.
A denunciare i soprusi è stata la vittima all’indomani di quanto accaduto, dopo aver partecipato ad una festa nel cuore del capoluogo piemontese ed essersi risvegliata nuda e con forti dolori al basso ventre. Accertata la violenza subita, i militari hanno arrestato tre dei ragazzi accusati dei fatti, mentre gli altri tre sono stati denunciati.
Tutto è accaduto nella notte tra l’8 e il 9 ottobre scorso, quando un gruppo di ragazzi ha partecipato ad una festa in parco di Torino. Tra i presenti hanno iniziato a circolare birra, superalcolici, ma anche ecstasy e cocaina. Poi, per una ventina di persone, il festino è proseguito in una casa dove, come raccontato dalla vittima, è stata violentata da sei ragazzi. “Io ero confusa, avevo bevuto e preso quelle cose. Non capivo bene. Mi hanno accompagnata in quella casa. Mi hanno dato ancora da bere e ho perso i sensi”, ha raccontato la ventenne a Repubblica Torino.
“Ho perso i sensi sul divano. Mi avevano dato birre e superalcolici, penso per farmi ubriacare e una pastiglia di ecstasy – ha spiegato ancora lei – Mi sono risvegliata nuda con loro sopra. Urlavo di lasciarmi stare, di smetterla. Nessuno in quella casa mi ha aiutata. Loro si sono poi fermati e sono andati di là a dormire”. Nel momento in cui la violenza è finita, uno dei ragazzi coinvolti nello stupro di gruppo ha portato la vittima sul marciapiede della palazzina e l’ha abbandonata in stato di choc.
“Mi sono svegliata all’improvviso con delle forti fitte al basso ventre[…] I due che erano sopra di me si sono placati. Il terzo mi ha portata giù e mi ha abbandonata per la strada quando ero sotto choc – ha raccontato ancora la vittima – Si è giustificato con queste parole, mi ha detto: Ho visto gli altri che lo facevano tutto il tempo. Ho pensato di poterlo fare anche io’. Poi è fuggito”.
Il giovane che ha pronunciato la frase è stato arrestato dagli agenti poco dopo la denuncia della ragazza: stava fuggendo in monopattino. La polizia, poi, ha fatto irruzione nella palazzina dove è avvenuta la violenza è ha identificato tutti i presenti: in tre sono stati arrestati, mentre altri tre sono stati denunciati a piede libero.