I cittadini extracomunitari potranno curarsi in Italia con il Servizio sanitario nazionale versando un contributo annuale di 2mila euro.
Tra le misure inserite nella Manovra appare quella relativa i cittadini stranieri residenti in Italia ma appartenenti a paesi extracomunitari. Secondo quanto si legge in una nota del Mef, i cittadini extracomunitari potranno curarsi con il Servizio sanitario nazionale solo versando un contributo annuale.
Al momento, la situazione italiana prevede che i cittadini stranieri che soggiornano nel nostro Paese in maniera regolare e per un periodo superiore a tre mesi, e che non hanno diritto all’iscrizione obbligatoria, sono vincolati a stipulare un’assicurazione contro il rischio di malattia, di infortunio e per maternità, con una polizza privata e l’iscrizione volontaria al Servizio sanitario nazionale attraverso il pagamento di un contributo forfettario da versare ogni 12 mesi. Il costo di tale contributo varia in base al reddito dichiarato. Nell’iscrizione volontaria sono coinvolte alcune categorie come il personale religioso, i dipendenti stranieri di organizzazioni internazionali operanti in Italia, il personale diplomatico o coloro che sono titolari di permesso di soggiorno per residenza elettiva e non svolgono alcuna attività lavorativa.
Per quanto riguarda i cittadini stranieri che soggiornano in maniera regolare in Italia e con regolari attività di lavoro subordinato o autonomo, o per coloro che risultano iscritti nelle liste delle persone in cerca di occupazione presso i Centri per l’Impiego, l’iscrizione al SSN è obbligatoria. Rientrano in questa categoria anche coloro che soggiornano regolarmente e hanno richiesto il rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo, motivi familiari, per asilo, per protezione sussidiaria, per casi speciali, per protezione speciale, per cure mediche o per gravidanza.
Con i cambiamenti previsti dalla Manovra avviata dall’attuale governo, tutto potrebbe cambiare. Nella nota del Mef si legge che “i residenti stranieri cittadini di Paesi non aderenti all’Unione europea”, dovranno iscriversi “negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del Ssn, versando un contributo di 2.000 euro annui. L’importo del contributo è ridotto per gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari”.
La Manovra avviata dal ministero Giorgetti aggiorna una normativa del 1998, ma ha scatenato alcune proteste da parte della CGIL e dei medici. “L’articolo 32 della Costituzione tutela gli individui, oltre che la collettività. E sottolinea che le cure debbono essere gratuite per i poveri – hanno commentato dopo la notizia sul contributo di 2mila euro – . Se gli stranieri extracomunitari sono nullatenenti devono essere assistiti gratuitamente: non si parla di cittadini ma di individui”.