Firenze, continuano le ricerche per ritrovare la piccola Kata: i Carabinieri ritornano all’ex Hotel Astor
I Carabinieri di Firenze continuano a cercare la piccola Kata e hanno deciso di ritornare all’ex Hotel Astor, dove tutto è iniziato.
Kata è una bambina di cinque anni scomparsa nel giugno scorso dall’ex Hotel Astor, dove viveva insieme alla madre Katherine Alvarez.
La sparizione della piccola è diventata un giallo in cui è stato coinvolto l’ex generale del Ris di Parma Luciano Garofano insieme ai carabinieri di Firenze. Proprio questi ultimi hanno recentemente deciso di tornare nel luogo dove Kata è stata vista per l’ultima volta, presso l’ex Hotel Astor.
La sparizione di Kata
Il 10 giugno scorso, Katherine Alvarez, madre della piccola Kata, decideva di recarsi presso i Carabinieri di Firenze per denunciare la misteriosa sparizione della figlia di cinque anni. La bambina viveva insieme alla madre nell’ex Hotel Astor di via Maragliano, alla periferia di Firenze, e proprio qui Kata è stata vista per l’ultima volta. I Carabinieri si sono subito messi alla ricerca della piccola usando audio e video per cercare di capire cosa sia successo, ma sin da subito la scomparsa della bambina peruviana è apparsa come una sorta di rebus.
Sono state diverse le piste seguite: dal racket delle stanze che avrebbe portato ad una vendetta nei confronti della famiglia della piccola Kata, fino ad indagini che hanno coinvolto più da vicino la famiglia della piccola. La madre di Kata è stata più volte ascoltata dai Carabinieri, mentre il padre, Miguel Angel Romero Chicclo, era in carcere al momento della sparizione. Fermato in seguito alle accuse di furto e uso di carte di credito rubate, l’uomo era stato scarcerato dopo la scomparsa della figlia con obbligo di firma.
I Carabinieri tornano all’ex Hotel Astor
A distanza di quattro mesi dalla scomparsa di Kata, lo squadrone cacciatori dei Carabinieri è tornato nel luogo in cui la piccola è misteriosamente sparita. I Carabinieri svolgeranno un’attività di ricerca in tutto lo stabile, mentre nelle ultime ore il padre della piccola è ritornato in carcere per non aver obbedito all’obbligo di firma.
La madre di Kata, intanto, invita a mantenere alta l’attenzione su sua figlia. “Gli investigatori non la cerchino solo nell’ex Astor, ma anche nei palazzi vicini – ha detto la donna – Chi abitava nell’albergo occupato, sa cosa è successo quel giorno. Chi sa, parli. Finora non è stato fatto abbastanza per cercarla. Abbiamo fornito diverse indicazioni, anche dopo l’ispezione nell’ex albergo qualche settimana fa, abbiamo segnalato persone che potrebbero sapere, ma ancora non conosciamo gli sviluppi delle indagini”.