Negli Usa un’azienda è stata multata per aver inquinato lo spazio
Un’azienda americana è stata multata per aver inquinato lo spazio: sanzione di 150mila dollari per non aver rimosso un satellite in disuso.
I detriti spaziali iniziano a costituire un problema. Si tratta di rifiuti non eccessivamente grandi – a volte anche un centimetro o poco più – che rischiano di entrare in collisione con satelliti attivi.
Per questo motivo, la Federal communications commission (Fcc) degli Stati Uniti ha disposto che tutti i satelliti in disuso vengano deorbitati, ovvero spostati in posti dello spazio in cui non costituiscono un problema.
La società Dish Network, attiva nel settore della televisione satellitare e pay tv con sede a Englewood, non ha rispettato la legge ed è stata multata con una sanzione di 150mila dollari.
La multa per un satellite in disuso
I detriti spaziali rappresentano un problema poiché potrebbero ridurre le capacità di mettere in orbita un satellite o una navicella, limitare le missioni umane o renderle più rischiose. Al fine di evitare queste problematiche, le agenzie spaziali e le società hanno cercato di limitare la produzione di detriti spaziali nonostante al momento ci siano in orbita oltre 10590 satelliti e oltre 36500 detriti spaziali più grandi di 10 cm. Tra quelli molto grandi e gli altri di pochi centimetri o millimetri, si arriva ad una massa complessiva di oggetti lanciati in orbita superiore alle 11 mila tonnellate.
La situazione, però, è in rapido cambiamento poiché la FCC ha recentemente multato la società Dish Network per un satellite che non è stato dismesso correttamente. Si tratta del satellite EchoStar-7 che era stato lanciato nel 2002 e, arrivato alla fine del suo servizio, doveva innalzare la sua orbite di circa 35800 km per arrivare fino alla zona chiamata l’orbita cimitero. Qui vengono dismessi satelliti non più funzionanti in modo tale da non creare problemi di detriti spaziali che possono costituire un problema per le future missioni.
Le giustificazioni di Dish Network
La sanzione a Dish Network è pari a 150mila di dollari e la società si è giustificata asserendo che l’operazione doveva avvenire a maggio 2022, ma a febbraio dello stesso anno si era riscontrato come al satellite EchoStar-7 mancasse troppo poco propellente per completare la manovra. La mancanza di carburante, quindi, ha impedito di portare a compimento la manovra lasciando il satellite al di sotto dell’orbita di smaltimento.
Dish Network si è accordata con FCC per pagare la multa e garantire di prendere contromisure per avere un miglior controllo sul livello di propellente degli altri suoi satelliti con lo scopo di migliorare le procedure future.