Nel 1992 una scuola dello Zimbawe balzò agli onori della cronaca per l’avvistamento di Ufo da parte di alcuni bambini: Netflix ne ha fatto una serie.
Quando si parla di Incidente di Ariel si fa riferimento all’evento che nel 1992 occupò tutti i giornali mondiali: alcuni bambini di una scuola dello Zimbawe dicevano di aver visto gli Ufo.
Sono passati più di trent’anni da quella storia che ancora appassiona gli affezionati e Netflix ha deciso di ricavarne una serie tv: Incontri.
Ancora oggi, tuttavia, su quell’episodio non sono chiare le dinamiche e qualcuno asserisce che si sia trattato semplicemente di un evento scatenato da una psicosi di massa.
Era il 16 settembre del 1992 quando sessanta scolari di una scuola di Ariel, nello Zimbawe, raccontarono di aver visto atterrare delle navicelle spaziali in una zona vicina all’istituto proprio mentre i docenti erano impegnati in una riunione. Quello di Ariel resta uno dei presunti avvistamenti di Ufo più famosi nella storia poiché, dopo le insistenze da parte dei genitori, i ragazzi vennero sottoposti ad una serie di incontri con la ricercatrice locale sugli UFO Cynthia Hind, e con un professore di psichiatria di Harvard, John Mack. Ai bambini venne chiesto di disegnare cosa avevano visto e, in modo del tutto impressionante, realizzarono disegni molto simili tra loro.
Ciò che si notava negli schizzi fatti dai bambini e nei racconti di ognuno di loro era la presenza di un oggetto che sembrava brillare tra gli alberi molto simile ad un disco rotondo e, nei racconti di alcuni di loro, vi era anche una persona vestita di nero. Secondo quanto riportato dagli scolari, al momento dell’avvistamento tutti e sessanta si precipitarono fuori dall’istituto per comprendere meglio cosa stesse accadendo, entrando così in contatto diretto con queste anomale visioni.
I sessanta bambini della scuola dello Zimbawe ebbero modo di incontrare gli esperti che notarono come i racconti di ognuno di loro fossero molto simili. Esclusero che i bambini potessero essere influenzati dalle informazioni provenienti dai media, sebbene poi dopo una serie di indagini e ricerche si bollò l’accaduto come un fenomeno causato da una isteria di massa.
Ai tempi, infatti, lo Zimbawe venne travolto da una sorta di febbre degli UFO causata da un razzo rientrato nell’atmosfera creando una grossa palla di fuoco in cielo solo due giorni prima dell’incidente di Ariel. Da qui, un gruppo di esperti che documenta casi di isteria in Africa, invitò tutti a bollare questa situazione come tale senza approfondire ulteriormente i fatti.