Lione, l’allenatore Fabio Grosso ferito al volto dai tifosi del Marsiglia
L’allenatore italiano del Lione, Fabio Grosso, è stato gravemente ferito da tifosi rivali.
L’ex campione del mondo 2006, Fabio Grosso, ha riportato delle ferite che hanno preoccupato il mondo dello sport e del calcio. A ferirlo è stata la tifoseria dell’Olympique Marsiglia. Le immagini hanno raggelato i tifosi del Lione, la squadra che attualmente è allenata proprio dall’italiano.
Il fatto è avvenuto durante il traporto della squadra in occasione della partita Lione – Marsiglia. Nel mentre della traversata, gli ultras marsigliesi avrebbero scagliato pietre e sassi contro il bus della squadra avversaria. A subirne le conseguenze è stato proprio Grosso: i vetri dei finestrini dell’autobus si sono distrutti, per poi andare a finire sul volto dell’ex calciatore.
La partita è stata dunque rinviata, poiché l’allenatore del Lione ha riportato una ferita preoccupante all’occhio. Grosso è stato condotto d’urgenza in ospedale, dove ha ricevuto pronte cure mediche. Attualmente, non si sa molto delle sue condizioni: le ultime immagini pervenute ai giornali lo hanno inquadrato bendato e insanguinato.
Secondo Prime Video Sport Francia, Grosso avrebbe riportato anche un trauma cranico. Inoltre, la rete ha fornito un dettaglio ulteriore sull’entità della ferita al viso: si tratterebbe di un taglio di 3 cm di profondità. L’ex campione del mondo è dunque sotto shock e, al momento, non avrebbe rilasciato alcuna dichiarazione in proposito.
Gli ultras colpevoli dell’assalto
La partita che si sarebbe dovuta disputare era un match di campionato. Tuttavia, Lione e Marsiglia sono sempre state due squadre arcinemiche, le cui tifoserie ultras hanno spesso provocato diversi problemi di organizzazione e, talvolta, di sicurezza. In questo caso, la polizia ha proceduto con le indagini ed è arrivata ad arrestare 9 uomini. Tra questi, 2 sono stati individuati dalle immagini riprese da alcune telecamere.
Al momento dell’aggressione, le autorità sono prontamente intervenute in primo luogo per sedare gli animi. I giocatori sono stati condotti al sicuro in una zona protetta. È giunto infine anche il commento della ministra dello sport francese, Amélie Oudéa-Castéra: “Annullare la partita è stata la decisione giusta, anche per fissare un limite. È disgustoso, questi episodi di odio, di idiozia, la stessa negazione dei valori del calcio e dello sport, sono allucinanti.”