Pierfrancesco Favino si confessa e racconta di aver vissuto un’esperienza omosessuale: tutta la verità sulla scelta dell’attore.
Attore, produttore e doppiatore cinematografico, classe 1969, originario di Roma, Pierfrancesco Favino è considerato uno dei talenti del cinema nostrano.
Premiato con tre David di Donatello, cinque Nastri d’argento, due Globi d’oro, tre Ciak d’oro e una Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia, è stato anche uno dei co-conduttori di Sanremo nel 2018 accanto a Claudio Baglioni.
Legato da venti anni all’attrice Anna Ferzetti da cui ha avuto due figlie, Pierfrancesco Favino ha recentemente confessato di aver vissuto un’esperienza omosessuale: tutta la verità a riguardo.
“Non fu nulla di carnale. Un uomo più grande di me mi corteggiava, e io ho voluto togliermi un dubbio sulla mia sessualità, per non portarmelo dentro tutta la vita – ha raccontato l’attore in una intervista per il Corriere della sera – . L’ho sciolto, ho capito che omosessuale non lo ero”. Con queste parole, dunque, Favino ha rivelato candidamente di aver voluto comprendere bene la sua natura approcciandosi ad un uomo che gli aveva fatto delle avances.
E, ritornando indietro nel tempo, al momento in cui ha messo alla prova la sua sessualità, l’attore ha aggiunto: “Era un tempo in cui se sentivi un’emozione per un uomo ti chiedevi cosa avevi di sbagliato. Adesso per le nuove generazioni è tutto più semplice”. “Nello spettacolo l’omosessualità è sempre stata presente, io stesso ho lavorato con Ronconi e Ferrero, e anche la fluidità è sempre esistita”, ha continuato lui sottolineando come l’omosessualità o la fluidità non siano mai state un tabù nel mondo del cinema.
Dal prossimo 31 ottobre, Pierfrancesco Favino torna sul grande schermo con il film Comandante, in cui interpreta Salvatore Todaro, comandante di sommergibili della Regia Marina durante la seconda guerra mondiale. Nel corso della sua carriera, l’attore di origini romane ha imparato a calarsi perfettamente nei panni di tutti i personaggi interpretati, arrivando a stravolgere anche la sua immagine.
Per interpretare l’ultimo personaggio è arrivato a perdere nove chili, ma in passato è stato anche costretto ad ingrassare fino a 22 chili per recitare la parte di Mimmo, il malavitoso dal cuore buono di Senza nessuna pietà. “Devi calarti nei panni di un altro, gli americani dicono nelle scarpe: una scarpa che non è la tua, ma lo diventa a forza di consumarla, logorarla, sformarla”, ha spiegato lui.